Francia Centrale

Dettagli generali del viaggio

Data partenza: 09/Aug/2021
Data rientro: 19/Aug/2021
Mezzo: Camper
Km percorsi: 2813
Soste: 19
Fotografie: 766
Costi totali: €2.250,88


Le foto più rappresentative



Tappe

Tappa Data KM Sosta Da vedere
Arese - Chambery 09/Aug/21 253 Camping Savoy - Challes Les Eaux Chambery, Cattedrale di St. Francois de Sales, place des Elefants
Chambery - Lione 10/Aug/21 282 Les Sablons - Pont du Chateau Lione, Le Halles de Lyon, Cattedrale di St. Jean, Notre Dame de Fourviere, Hotel de Ville
Clemond Ferrand 11/Aug/21 41 Orcines Clermont Ferrand, Cattedrale, Notre Dame du Port, l’Aventure Michelin
Puy De Dome - Limoges 12/Aug/21 237 Camping Municipal Les Greves - Aixe sur Vienne Puy de Dome, Limoges, Rue de la Boucherie, Cattedrale di St. Etienne
Cognac - Saintes - Saint Jean d'Angely 13/Aug/21 290 La Redoute-Campeole - Rivedoux (Ile de Re) Cognac, Hennessy, Saintes, Abbaye aux Dames, Arco Romano, anfiteatro romano, Saint Jean d’Angely, Ile de Re
La Rochelle 14/Aug/21 101 Le Verger - Donpierre sur Mer faro delle balene, La Rochelle, Porto Vecchio, Torre delle Catene, Torre di San Nicola, Torre del Grande Orologio, Torre della Lanterna
Dune de Pilat - Bordeaux 15/Aug/21 319 Beausoleil - Gradignan Dune du Pilat, Bordeaux, Place de la Victoire, Porte d’Aquitaine, Cattedrale, Triangolo d’Oro, Place de la Bourse, Porte de Caihau
Bordeaux - Saint Emilion 16/Aug/21 73 Yelloh Village - Saint Emilion Cite du Vin, Chateau de Pressac, Saint Emilion, Collegiata
Perigueux - Les Eyzies de Tayac - Sarlat la Candeda - Rocamandour 17/Aug/21 233 Relais du Campeur - Rocamandour Perigueux, Cattedrale, Les Eyzies de Tayac, Sarlat la Caneda, Rocamandour
Rocamandour - Le Puy en Velay 18/Aug/21 284 Relais du Campeur - Rocamandour Le Puy en Velay, Cattedrale
Le Puy en Velay - Vienne 19/Aug/21 367 Chamonix St. Michel d’Aiguilhe, Vienne, Temple d’Auguste et de Livie, Cattedrale di St. Maurice, St. Pierre, Chamonix
Le Puy en Velay - Vienne 19/Aug/21 367 Le Puy en Velay St. Michel d’Aiguilhe, Vienne, Temple d’Auguste et de Livie, Cattedrale di St. Maurice, St. Pierre, Chamonix
Chamonix - Arese 20/Aug/21 233 Le Puy en Velay -

- 09/Aug/2021

Dopo 2 anni finalmente è ora di risalire sul camper, avendo potuto ricominciare con la pianificazione di una vacanza, nonché con l’organizzazione della partenza. Mi è mancato tutto questo!
Marco nel week end aveva iniziato a caricare un po' di cose e questa mattina, lunedi, abbiamo concluso quello che ancora mancava.
Avevo due ipotesi per la prima tappa, a seconda dell’orario di partenza: se tardi…andare in direzione Chamonix, sapendo dove dormire, sotto la funivia dell’Aguille Du Midi e cena a base di raclette, mentre se “presto”….direzione Chambery. Dato che siamo stati bravi con le tempistiche, abbiamo percorso la seconda direttrice, che ci ha anche portato ad attraversare il Frejus, invece del Monte Bianco, è stata la nostra prima volta.
La cittadina di Chambery è piccola e si gira velocemente. Mi ero prefissata di vedere la Cattedrale di St. Francois de Sales, dove è contenuta la copia della Sacra Sindone, ma è anche particolare la decorazione trompe-l’oil che ricopre le pareti e le volte in stile gotico. Inoltre bisogna arrivare in place des Elefants, così chiamata per la fontana del 1838 con quattro giganti elefanti. Siamo arrivati anche davanti allo Chateau des Ducs de Savoie, ma non siamo entrati.
Una volta concluse queste tappe fotografiche, ci siamo fermati a fare merenda – pranzo con una galette di prosciutto, formaggio e uovo, accompagnata da un’ottima birra fredda.
Avevo trovato un suggerimento in un diario di viaggio su un campeggio poco fuori città, a Challes Les Eaux, quindi siamo andati diretti e per fortuna abbiamo trovato posto.

Nome: Camping Savoy
Città: Challes Les Eaux
Tipo Sosta: Campeggio

- 10/Aug/2021

Partenza rilassata questa mattina da Chambery con arrivo poco prima di mezzo giorno a Lione. Abbiamo parcheggiato lungo il Rodano, in Quai J. Courmont, poco prima del ponte Lafayette. Il costo è contenuto per un paio d’ore, poi schizza alle stelle. Quattro ore sono costate 30 euro, da pazzi, ma non abbiamo avuto voglia di cercare un’alternativa.
Come prima tappa siamo andati al mercato coperto, Le Halles de Lyon. In realtà più che un mercato è ormai un luogo dove mangiare, con diversi ristoranti ed è rimasto qualche negozio di pesce o di salumi/formaggi. Niente di caratteristico, ma assolutamente commerciale. Dovendo comunque tornare verso il camper per le visite successive, abbiamo acquistato del formaggio, così da poterlo lasciare in frigorifero.
A meno di cento metri dal parcheggio si trova l’Hard Rock Cafè e ne abbiamo approfittato per fare pranzo, nonché il consueto shopping di magliette.
Siamo quindi passati da Place Bellecour per andare alla Cattedrale di St. Jean. Purtroppo l’orologio astronomico che vi è contenuto era in restauro. Ci sono comunque belle vetrate e rosoni che illuminano la chiesa con riflessi colorati.
Poco di fronte si trova l’ingresso della funicolare che porta alla basilica Notre Dame de Fourviere, che domina la sommità della collina con la sua struttura imponente bianca. L’interno è tutto rivestito di mosaici, che la rendono molto particolare. Mi spiace che la guida TCI non le abbia assegnato nemmeno una stella.
Siamo riscesi, superato l’Hotel de Guadagne e arrivati all’Hotel de Ville, il palazzo municipale, che si affaccia sulla Place de Terreaux, con la sua imponente fontana ed i suoi giochi di acqua.
Ci sarebbe stato ancora da arrivare alla zona della Croix Rousse, ma ormai era tardi e ci siamo messi in moto per Clermont Ferrand, cercando un campeggio in zona.
Prima di arrivare a Pont du Chateau, ci siamo fermati ad un supermercato Aldi per prendere un po' di spesa. Nello scendere dal camper ci siamo accorti che la porta posteriore non si chiude, perché probabilmente devono averla forzata a Lione!! La spesa sono quindi andata a farla da sola e Marco ha atteso in camper.
Arrivati in campeggio, ho pagato e una volta tornati al camper abbiamo sentito puzza e visto bagnato sotto il camper, probabilmente abbiamo un problema al filtro del carburante…ma che sfiga…ma perché? Tutto oggi?
Abbiamo cercato di chiamare l’assistenza in Italia, ma l’officina che ci hanno indicato è chiusa per ferie.
Nel frattempo erano oltre le 19 e quindi tutto chiuso.
Dato che in campeggio non eravamo ancora entrati, ma non potevamo comunque mettere in moto il camper…il proprietario è arrivato con un trattore e ci ha trainato in una piazzola.
Per consolarci ci siamo aperti una bottiglia di prosecco portata da casa e l’abbiamo abbinata ai formaggi acquistati al mattino al mercato coperto.

Nome: Les Sablons
Città: Pont du Chateau
Tipo Sosta: Campeggio

- 11/Aug/2021

Abbiamo iniziato la mattinata telefonando nuovamente al numero verde dell’assistenza Fiat per i camper, ma alla fine forniscono riferimenti distanti, 50-70 km, quando magari si tratta di un problema di rapida soluzione.
Marco è tornato alla reception del campeggio e per fortuna c’era una persona che parlava italiano che ha gentilmente chiamato una officina, da cui hanno mandato un camion con rimorchio. Rapidamente ci ha caricato e portato nel parcheggio di un distributore, dove hanno l’officina e nel giro di 10 minuti aveva già cambiato il filtro del gasolio, top!!! Veramente efficienti!!! Certo, più di 400 euro per un lavoro di 1 ora….se è tanto, non è male, ma a noi ha salvato la vacanza!!
Un po' dubbiosi per via della porta che non si chiude, siamo comunque partiti per Clermont Ferrand, studiando le opzioni del caso e pianificando la strategia di gestione.
Dopo aver girato per intero l’anello che racchiude il centro storico, abbiamo trovato da parcheggiare in B.d Trudaine.
Siamo arrivati alla Cattedrale ma era chiusa per l’ora del pranzo, quindi abbiamo percorso la pedonale Rue des Gras, cercando anche dove fermarci a fare pranzo. Purtroppo i menu sono tutti in francese, e, nella maggior parte delle volte, con poca scelta. Siamo entrati nel mercato coperto di Saint Pierre, ma molti banchi erano chiusi, forse perché agosto, ma l’atmosfera era abbastanza squallida e triste. Alla fine abbiamo individuato un ristorante con cucina tradizionale alle spalle della Cattedrale, L’Oustagou, con un menù per lo meno ricco. Alla peggio, mi sono detta, mangio i formaggi…. Abbiamo provato a tradurre i piatti con google translator, ma con poco successo. Poi mi è venuto in mente di cercare in internet i piatti tradizionali dell’Auvergne e mi sono comparsi 2-3 nomi presenti sul menu e così la scelta è stata facile: truffade per me, ovvero un piatto con pancetta, patate e formaggio e la potee alverniate per Marco, con trito di carne, patate, cavoli. In realtà i piatti arrivati non erano esattamente così, ma comunque buoni e siamo rimasti soddisfatti.
Siamo quindi entrati nella nera Cattedrale, ma illuminata da splendide vetrate colorate.
Abbiamo percorso Rue Pascal e Rue du Port, tutte pedonali, per arrivare alla Notre Dame du Port, chiesa romanica di per sé non molto interessante, se non per le absidi con, all’esterno, sul retro, sui tetti, decorazioni policrome a motivi geometrici che ricordano quelle viste in Grecia. Abbiamo seguito un tour e siamo riusciti a salire sul balcone panoramico che si trova di fronte, con una visuale perfetta sulle absidi.
Per concludere la visita di Clermont Ferrand, siamo stati a l’Aventure Michelin, dato che proprio qui la Michelin ha la storia della sua fabbrica. La visita...deve appassionare per l’argomento; a me è piaciuto quasi unicamente l’omino della Michelin, ed è tutto dire. Mi sono concessa anche un paio di utili souvenir in uscita.
Per la notte ci siamo avvicinati a Puy de Dome, la zona vulcanica che visiteremo domani mattina. Il campeggio dove avevo pensato di pernottare era al completo, quindi ci siamo spostati in un’area di sosta per camper a Orcines, per fortuna molto grande, perché fin quasi alle 21 hanno continuato ad entrare mezzi.
Città: Orcines
Tipo Sosta: Area di sosta

- 12/Aug/2021

Giornata varia, dalla natura alla città.
In pochi chilometri dall’aria di sosta siamo arrivati al Puy de Dome, dove si trovano i rilievi dalla forma arrotondata, diventati nel tempo montagne di lava ricoperte di boschi e prati. Si può comodamente risparmiare tempo e fatica prendendo la cremagliera che in 15 min conduce sulla sommità del Puy de Dome. Si possono seguire dei brevi percorsi panoramici che consentono di avere una visuale sulla vallata. In realtà la visione dei vulcani non rende come le fotografie fatta dal cielo che si trovano nelle guide o sulle cartoline.Questo è un buon punto di lancio dei deltaplani e ne abbiamo visti partire a più riprese circa una decina, da soli o in due, con il cliente al seguito.
Ci siamo quindi rimessi in camper verso le 12, fermati in un area parcheggio lungo il tragitto verso Limoges, prima di entrare in autostrada, ed abbiamo fatto pranzo su un tavolo di legno all’aperto. Prima di arrivare a destinazione ha iniziato a diluviare, così ci siamo fermati ad un Intermarche a fare la spesa. Nel frattempo aveva smesso e stava iniziando a tornare il sereno. Abbiamo chiamato il campeggio per prenotare il posto, così da avere più tempo per proseguire le visite.
Abbiamo trovato parcheggio sulla Avenue Georges Dumas e ci siamo diretti in Rue de la Boucherie per vedere le case a graticcio appartenute alla corporazione dei macellai, fino a Place de la Motte dove si trova il mercato coperto, le Halles, ma chiude purtroppo alle 15, e non siamo riusciti a vederne l’interno.
Abbiamo percorso qualche altra strada pedonale, come Rue du Temple, ma ci sono molti negozi chiusi, forse la maggior parte, rendendo la città un po' triste ed anonima.
Limoges è anche la città della porcellane, ma abbiamo trovato solo un negozio che le vendeva. Per fortuna abbiamo visto già in vetrina quanto di interesse, ovvero una foglia di gingo biloba bianca, molto elegante.
La Cattedrale di St. Etienne si trova geograficamente separata dalla zona precedente e anche architettonicamente sembra essere fuori luogo. Ha una bella torre con portico e grandi vetrate colorate all’interno.
Stavamo per incamminarci verso il camper, quando in una piazzetta carina con case a graticcio, abbiamo trovato un pub irlandese, così ci siamo fermati a bere una birra prima di cena, accompagnandola ad un meraviglioso camambert impanato.

Nome: Camping Municipal Les Greves
Città: Aixe sur Vienne
Tipo Sosta: Campeggio

- 13/Aug/2021

Durante il viaggio in direzione Cognac ho scelto quale cantina visitare tra le recensioni di Tripadvisor, dai siti di 2-3 cantine e l’offerta in termini di qualità – prezzo ed è ricaduta sulla Hennessy. Sono riuscita a prenotare on line il tour in inglese di un’ora e mezza per le 13.30. Ho prenotato anche il campeggio per la notte sull’Ile de Re. Top!
Avevo trovato l’indicazione sul sito della Hennessy di un parcheggio a poca distanza, ma per le dimensioni del camper non era l’ideale, così abbiamo provato ad arrivare proprio davanti e siamo stati fortunati, anche se il parcheggio sarebbe massimo un’ora e mezza, giusto il tempo del tour.
La visita è carina e ben organizzata. Le cantine si trovano dall’altra parte del fiume, quindi fanno salire tutti sulla barca, spiegano un po' di storia della città e poi si attracca dall’altro lato. Entriamo prima in una cantina sfruttata per la didattica, con monitor per video e spiegazioni e poi in un’altra che contiene le botti di cognac.
Infine si torna nel building principale dove è organizzata la degustazione di un paio di tipologie di Cognac, oltre ad una con ghiaccio e ad un cocktail con lime, molto buono, almeno per il mio gusto.
Siamo partiti per Saintes ed abbiamo parcheggiato vicino alla Abbaye aux Dames. Qui è segnalato il portale con fasce decorate. L’interno è abbastanza spoglio.
Saintes ricorda un po' alcune città della Puglia, con case tutte bianche.
Sotto un sole cocente siamo arrivati all’Arco Romano, vicino al fiume, probabilmente l’attrazione più interessante della città.
Stupidamente abbiamo fatto la scelta di andare a piedi all’anfiteatro romano, sempre sotto il sole a picco; purtroppo abbiamo trovato poco distante un altro grande parcheggio in cui avremmo potuto lasciare il camper, ma con il senno del poi….
L’anfiteatro si può vedere bene anche dall’esterno, quindi non abbiamo effettuato l’accesso, dove per altro erano in corso delle prove di uno spettacolo.
Questa sosta poteva essere, a mio avviso, saltata. Abbiamo perso più di 1 ora inutilmente.
Ho voluto fare un’altra deviazione, all’abbazia di Saint Jean d’Angely, di cui rimane la facciata, con le due alte torri, ma sicuramente è meno interessante dell’Abbazia di San Galgano che si trova in Toscana, anche perché poco valorizzata.
Queste visite ci hanno portato ad essere in campeggio sull’Ile de Re alle 19.30 circa, ma ci siamo concessi comunque il bagno in mare, la tentazione era troppo forte!! Il campeggio ha un accesso alla spiaggia e rimane vicino alla nostra piazzola. L’acqua è fredda, come spesso accade, ai primi passi, ma quando ci si butta….è uno spettacolo! Ci voleva, mi sentivo felice come una bimba!!

Nome: La Redoute-Campeole
Città: Rivedoux (Ile de Re)
Tipo Sosta: Campeggio

- 14/Aug/2021

Il campeggio poteva essere lasciato alle 12, quindi dopo colazione siamo tornati ancora in spiaggia per fare un altro bagno, che meraviglia, un paradiso!
Usciti dal campeggio abbiamo trovato una coda lunga chilometri in direzione La Rochelle; noi per fortuna siamo andati in direzione opposta, verso la punta dell’isola, ovvero verso il faro delle balene. Vi è un parcheggio a pagamento, ma di costo irrisorio. Ci siamo fermati un paio di ore ed abbiamo pagato 1 euro. È possibile salire in cima al faro, così da avere una vista panoramica sul mare infinito.
Furbescamente hanno strutturato attorno l’attrazione della zona una serie di negozi e ristoranti, di cui abbiamo approfittato anche noi per pranzo: io ho mangiato una crepe salata e Marco un piatto di cozze.
Nel lasciare l’isola dopo le 14 non abbiamo minimamente trovato coda.
Ho provato a chiamare più di 10 campeggi sul mare per trovare un pernottamento per la notte, ma senza successo, tutti erano al completo. Un po' frustrata ho tentato nella cerchia di La Rochelle, nell’interno, e per fortuna aveva posto, ma ci ha chiesto di andare subito, prima di visitare la città. Una volta arrivati, in realtà, ci hanno detto che non avevano capito fossimo così grandi, quindi all’interno del campeggio non avevano posto, ma ci hanno riservato uno spazio appena fuori, con attacco della corrente e accesso comunque ai bagni.
A quel punto, una volta pagato e prenotato per domani mattina baguette e croissant, ci siamo mossi per La Rochelle. Ci avevano consigliato di parcheggiare in Avenue Jean Moulin, dove ci sarebbe dovuta essere un’area di sosta e poi una navetta che conduce in centro, ma in realtà era chiusa. Oppure ci avevano dato indicazione di andare vicino all’aquario, Place B. Mortessier e qui, sebbene fosse pieno, siamo riusciti a trovare spazio.
Sotto un sole cocente siamo andati al Porto Vecchio, il cuore della città. L’accesso è dominato dalla Torre delle Catene e dalla Torre di San Nicola.
La zona del porto è un susseguirsi di locali. L’accesso alle strade interne è invece sovrastato dalla Torre del Grande Orologio.
Anche questa città ricorda un po' la Puglia, tutta con case bianche.
Abbiamo percorso Rue du Palais fino alla Cattedrale, per quanto priva di interesse e anche all’Hotel de Ville.
Per concludere il giro siamo arrivati alla Torre della Lanterna su cui sono riuscita a salire prima che chiudesse, con un bel panorama sulla città e sul mare.
Prima di rientrare ci siamo concessi una birra in uno dei locali su Course des Dames, anche per riposarci e rinfrescarci un po'.

Nome: Le Verger
Città: Donpierre sur Mer
Tipo Sosta: Campeggio

- 15/Aug/2021

Questa mattina abbiamo potuto ritirare in reception le baguette ed i croissant ordinati la sera prima, che meraviglia, come iniziare con il piede giusto la giornata!!
Ci siamo messi poi in moto verso le famose Dune du Pilat, a 250 km di distanza, facendo ogni tanto coda. Questa mattina, essendo domenica, nonché ferragosto, c’era parecchio traffico. Ho provato anche oggi a prenotare un campeggio per la notte sul mare, ma senza successo, quindi, dopo più di 10 tentativi, ho scelto di avvicinarci a Bordeaux, così da essere comodi domani per le visite.
Si arriva in un immenso parcheggio, dove noi, con un camper, abbiamo temuto di aver difficoltà, ma per fortuna non è stato così. Vi sono indicazioni per un’area dedicata proprio ai camper, ma era affollato comunque di macchine, ma il posto non mancava ugualmente. Con una passeggiata di una decina di minuti si giunge alla base delle dune, superando una fitta boscaglia. Da qui una scala conduce alla sommità….bellissimo! sono infinite!
Il panorama non è eccezionale, in termini di mare, ma vedere proseguire le dune per chilometri lascia sicuramente a bocca aperta. Non so se nel bene o nel male oggi era nuvoloso, quindi non abbiamo avuto caldo, ma le foto certamente hanno reso meno.
Abbiamo percorso una parte delle dune e poi siamo riscesi a piedi, lasciandoci scivolare nella sabbia, in alcuni punti più fredda, in altri più calda ed in altri ancora umida. Qualcuno le percorreva di corsa, lungo la parte più ripida, e qualche bambino ne ha approfittato per scendere rotolando.
Abbiamo fatto pranzo in camper e siamo partiti in direzione Bordeaux, arrivando in campeggio a Gradignan (Beausoleil) poco prima delle 17. Ci hanno spiegato in reception che prendendo il bus 10, a 100 mt dal campeggio e poi il tram B, saremmo arrivati comodamente in centro. Dato che era comunque presto, ne abbiamo approfittato per uscire subito, seguendo le indicazioni ricevute ed in mezz’ora eravamo in Place de la Victoire. Qui si trova la Porte d’Aquitaine, settecentesca, in stile neoclassica, un obelisco in marmo altro 16 mt ed una grande statua di tartaruga con accanto una più piccolina.
Abbiamo proseguito lungo la pedonale Rue Ste Catherine, ma essendo domenica, di ferragosto, era quasi tutto chiuso e dava un po' l’idea di sporco e di degrado. Ci siamo fermati alla Cattedrale, per ammirare l’ingresso, la porte Royale, con statue e rilievi e la parte absidale.
Continuando lungo le vie pedonali si giunge al Triangolo d’Oro, la parte più settecentesca di Bordeaux, con sontuosi palazzi ed il Grand Theatre, della fine del 700.
Si arriva poi al fiume Garonne e alla bella Place de la Bourse, con al centro la fontana delle Grazie della metà dell’800 circa.
Lungo la Garonne ci siamo fermati a riposare in uno dei tanti locali e stuzzicato qualcosa, accompagnato da un bicchiere di Bordeaux per me e di birra per Marco.
Abbiamo concluso il giro con la Porte de Caihau, trasformata in arco trionfale nel 1500.
Ripercorrendo la strada dell’andata siamo rientrati comodamente in campeggio.
Inclusa nella tariffa per il pernottamento abbiamo avuto anche l’utilizzo del wifi e ne ho approfittato per acquistare per domani i biglietti di accesso a La Citè du Vin, tramite Get your Guide, e la visita ad uno Chateau con degustazione di vini a Saint Emilion per il pomeriggio, dopo una analisi delle immagini degli Chateau e dell’offerta della visita.

Nome: Beausoleil
Città: Gradignan
Tipo Sosta: Campeggio

- 16/Aug/2021

Per arrivare alla Cite du Vin abbiamo percorso la strada accanto alla Garonne, passando da zone dove siamo stati ieri sera e proseguendo oltre. Ci siamo fermati all’altezza della Esplanade des Quinconces per qualche foto, ma è iniziato a piovigginare.
Trovare parcheggio vicino alla Cite du Vin non è stato facile, soprattutto perché quello grande, idoneo anche ai camper, era chiuso per lavori ed è stato anche difficile districarci tra i sensi unici, ma per fortuna siamo riusciti a trovare una strada poco lontano.
La struttura esterna è molto particolare, con una torre alta 55 mt e più allargata alla base a ricordare un decanter.
Ci sono da visitare 2 piani di esposizioni permanenti, gestiti interamente tramite supporti multimediali e interattivi, con sezioni che trattano la storia del vino, con un percorso nelle varie epoche storiche, ai vigneti, ai terreni, nonché una parte più sensoriale dove si possono annusare vari profumi. Al termine si sale alla terrazza panoramica dove si può fare la degustazione di un vino a scelta tra 16 tipi. Noi ovviamente ci siamo mantenuti su un rosso di Bordeaux. Giudizio complessivo…carino, per riempire un paio di ore a disposizione, ma non un must.
A seguire siamo partiti per St. Emilion, andando diretti alla cantina Chateau de Pressac, che si trova nello specifico a Saint Etienne de Lisse, a pochi chilometri. Prima della visita abbiamo avuto il tempo di fare pranzo. Alle 15.30 c’erano sia il tour in inglese che quello in francese. La struttura è bella, recentemente ristrutturata.
Le cantine sono tutte pulite, le botti nuove, anche perché ogni anno ne cambiano la metà, vendendole ai produttori di liquori. La visita di per sé è breve e abbastanza insignificante. Si passa poi alla degustazione, accompagnata da qualche pezzettino di formaggio e fettina di salame. Abbiamo avuto davanti a noi 3 calici e ci è stato dato un altro calice nero ed abbiamo dovuto capire di cosa si trattasse. Il profumo era di vino rosso, ma il sapore era più leggero e frizzante e poteva sembrare un bianco. Effettivamente era un rosè.
Poi abbiamo assaggiato due del 2017 ed uno del 2011. Uno di quelli del 2017 però era il secondo ripasso. Questa volta erano le bottiglie ad avere le etichette nascoste, così che, degustando, provassimo a capire le differenze ed associare le annate. Erano ovviamente tutti buoni, ma più di tutti quello del 2017 del primo passaggio. Abbiamo portato a casa un paio di bottiglie, ma senza esagerare, dato il costo.
Al termine siamo andati in campeggio (Yellow Village) e mentre facevo il check in ha iniziato a piovigginare, ma è durato ben poco. Marco allora ha preparato le biciclette, così da andare a visitare Saint Emilion e magari fermarci per cena, essendo solo a 3 km di distanza, passando in mezzo alle vigne. In andata si percorrono diversi tratti in salita, di cui uno in particolar modo ripido e pesante. Si parcheggia in ingresso alla cittadina e si prosegue a piedi. È un susseguirsi di negozi di vino, come da noi nella zona di Montepulciano. Purtroppo siamo arrivati all’ora di chiusura, ma siamo riusciti ad entrare nella Collegiata e nel suo bel chiostro.
Abbiamo girato in lungo ed in largo i sali e scendi delle stradine, fino a che abbiamo scelto, in una delle piazze principali, il ristorante dove fare cena, a Le Bouchon, avendo letto come prima riga degli antipasti, il camambert fuso ed è stato effettivamente meraviglioso. Avevo visto che diversi ristoranti proponevano la coscia di pollo e quindi ho scelto un pollo alla griglia, pensando fosse quello, mentre invece era uno spiedo di pollo, peraltro arrivato purtroppo freddo. Ovviamente abbiamo abbinato il tutto ad un ottimo rosso della zona, del 2016.
Nel frattempo è tornato il sole, quindi il rientro in bici in mezzo alle vigne è stato fantastico, con i colori del tramonto ad illuminarle.

Nome: Yelloh Village
Città: Saint Emilion
Tipo Sosta: Campeggio

- 17/Aug/2021

In campeggio c’erano un piccolo negozio di alimentari e sono potuta andare a prendere i croissant per colazione, oltre ovviamente alla baguette.
Ci siamo diretti a Perigueux, dove abbiamo trovato parcheggio in un’area di sosta per camper a 6,61 €/24h e in 10 minuti a piedi si è in centro. Colpisce certamente la Cattedrale, per il suo stile romanico-bizantino e decorazioni orientaleggianti, con tante cupole.
Quindi ci siamo spostati per una breve sosta a Les Eyzies de Tayac, dove le case sono a ridosso della falesia.
Per concludere in bellezza, e con un po' di sorpresa, siamo andati a Sarlat la Caneda, una cittadina di origini medievali. La strada principale è carina…ma come tante, ma quando ci si “perde” per le stradine interne si rimane a bocca aperta…dall’entusiasmo, sia per la sua vivacità, con tante piazzette piene di tavolini affollati, sia per i palazzi che vanno dal gotico al rinascimentale.
Mi sarebbe molto piaciuto fermarmi più a lungo e magari farvi cena, ma avevo già pianificato di arrivare per la sera a Rocamandour, sperando di vederne il panorama serale, tutto illuminato. Ho prenotato il campeggio strada facendo, Relais du Camper, scegliendolo da google, perché proprio in città. Siamo arrivati alle 19.30 passate, quando la reception chiude alle 19 e bisogna gestire la prenotazione tramite un desk automatizzato. Davanti a noi c’erano 2 camper spagnoli che dovevano registrarsi interamente ed immagino non sia sempre così facile ed intuitivo ed hanno impiegato un po' di tempo. Noi avevamo già fatto tutto telefonicamente quindi siamo stati abbastanza rapidi, ma in strada c’erano altri 2-3 camper che dovevano fare l’accesso. Perché chiudere così presto la reception? Mah! Abbiamo fatto cena e subito dopo siamo andati a vedere poco di fronte, da un punto panoramico, e avuto la conferma che vi è la visuale sul villaggio, con mia grande gioia: sul fianco di un roccione si trovano gli edifici religiosi meta di tanti pellegrinaggi sul Cammino di Santiago. Abbiamo atteso la fine del tramonto ed il successivo buio, così da scattare le prime foto. Bellissimo!!

Nome: Relais du Campeur
Città: Rocamandour
Tipo Sosta: Campeggio

- 18/Aug/2021

Dovendo lasciare il campeggio alle 12 e arrivare al paese di Rocamandour, nonchè salire anche alle chiese, ho anticipato la sveglia di mezz’ora questa mattina e siamo riusciti a lasciare il camper alle 9. In pochi minuti a piedi, in realtà, si arriva in paese, essendo tutta in discesa.
Avevo letto esserci un ascensore per salire alla visita della città religiosa, quindi, pur essendo a pagamento, ne abbiamo approfittato, pensando a chissà quale salita faticosa ed abbiamo pagato anche per il ritorno, quando invece non è necessario…neppure per l’andata, perché breve. Vi sono due chiese sono addossate alla roccia, interessante l’esterno, simile ad un castello, mentre gli interni non sono molto significativi.
Come dicevo, siamo scesi a piedi, in assoluta tranquillità, percorso la strada principale, purtroppo con la maggior parte dei negozi ancora chiusi o in fase di apertura.
Avevo letto essere particolare il formaggio di capra, in piccoli tomini, e siamo riusciti ad acquistarne. Sono caduta in tentazione anche sulla birra artigianale del posto.
Con calma ci siamo rimessi in moto per risalire a l’Hospitalet, lungo la ripida salita, sistemare il camper e ripartire.
Avevo inserito come destinazione Conques, a cui la guida del TCI assegna una stella, ma una volta arrivati, siamo rimasti bloccati quasi 15 minuti in coda, creatasi per gli accessi ai parcheggi, e vedendo che comunque la situazione non cambiava, abbiamo deciso di rinunciarvi e dirigerci a Le Puy en Velay, dove siamo arrivati alle 18. Il campeggio de Bouthezard, in zona Aiguilhe, era purtroppo pieno, ma accanto hanno un parcheggio adibito ad area di sosta, così da guadagnarci, e per noi andava comunque bene, avendo fatto il carico e scarico questa mattina. In reception mi hanno dato un volantino di un gioco di luci serali che si sarebbe tenuto sulla Cattedrale, sul Municipio e sulla rocca di San Michele, così siamo usciti subito dal camper per la visita della città, con l’intenzione anche di fermarci fuori a cena.
Avevo letto che la Cattedrale avrebbe chiuso alle 19, quindi ci siamo dovuti affrettare, anche nell’ultimo tratto dove c’è una ripida scalinata, che ricorda il duomo di Amalfi, per salire ed accedere, direttamente all’interno del complesso. La facciata è molto bella e appariscente, mentre l’interno non è molto di mio gusto. Molto altro non c’è da vedere. Il chiostro era purtroppo chiuso.
Rispetto a Sarlat, che ha moltissime piazze animate, qui ce ne sono giusto un paio, scendendo dalla Cattedrale e dove si trova il municipio. Attorno strade vuote e desolate. Ho provato a scegliere con tripadvisor dove andare a cena, ma il locale scelto, come già successo a Saint Emilion, era chiuso. Siamo tornati nella piazza sottostante la Cattedrale e optato per uno dei diversi locali presenti, abbiamo mangiato discretamente bene e speso sufficientemente poco.
Lo spettacolo di luci inizia in questo periodo alle 21.45 ed ha rispettato perfettamente le tempistiche. Sulla Cattedrale si riflettono luci e colori, con forme che si alternano rapidamente, è bellissimo!!
Dopo aver visto un decina di minuti abbiamo deciso di spostarci al municipio, ma non rende allo stesso modo. È finito anche di lì a poco.
Rientrando in camper invece siamo riusciti a vedere quelli riflessi sulla rocca di San Michele, carini attraverso l’obiettivo della macchina fotografica o cellulare, mentre ad occhio nudo non sono quasi visibili.

- 19/Aug/2021

Ultimo giorno di visite, con un pizzico di dispiacere, ma c’è ancora l’attesa per la cena a Chamonix, così da avere ancora qualcosa di bello ad attenderci.
Ci restava da concludere la visita alla guglia rocciosa che si trova proprio sopra il nostro camper, St. Michel d’Aiguilhe ed a piedi si arriva rapidamente all’accesso, seppur dopo una ripida salita. L’ingresso è a pagamento. Sulla guida sono indicati 268 gradini per arrivare alla sommità, ma ci sono vari punti di sosta, quindi non è troppo faticoso.
Viene mostrato con un video come all’inizio ci fosse un vulcano, come quelli visti attorno a Puy de Dome, ed a seguito dell’erosione, ora ne resta solo uno sperone roccioso.
La chiesa che vi si trova sulla sommità è in stile arabeggiante ed all’interno ci sono colonne con capitelli scolpiti e affreschi nell’abside.
In un’ora avevamo concluso la visita e siamo partiti per Vienne, la nostra ultima tappa in programma.
Abbiamo trovato parcheggio su Rue Victor Hugo, all’incrocio con Montee Saint Marcel. Purtroppo siamo arrivati anche questa volta verso l’ora di pranzo, quindi molti negozi erano chiusi, anche per via di essere ad agosto, e poca gente in giro.
Siamo passati dal Temple d’Auguste et de Livie, uno dei templi romani meglio conservati di Francia. Effettivamente risulta essere integro per quanto riguarda le colonne, peccato si trovi accerchiato da case, neppure di particolare fascino.
Quindi siamo andati alla Cattedrale di St. Maurice, ma ahimè ha la facciata quasi interamente coperta di impalcature.
L’interno ha campate in parte gotico ed in parte romanico, per quanto la struttura nel suo complesso sia gotica.
Ci siamo fermati a prendere per pranzo le croque monsieur, il toast con prosciutto e ricoperto di formaggio, e siamo arrivati a St. Pierre, oggi museo lapidario, che sembra in realtà essere più una struttura abbandonata, in parte annerita dal tempo e con arbusti proprio sotto il campanile.
Abbiamo percorso le vie pedonali, ma la desolazione regnava ovunque. Mi sembra che l’amministrazione comunale non abbia molto cura del patrimonio artistico che possiede, risalente comunque all’epoca romana.
Probabilmente ancora una tappa ci sarebbe anche stata, ma avremmo dovuto deviare dal percorso ed avremmo avuto il tempo visita, rischiando di fare tardi. Invece così siamo arrivati nel nostro consueto ristorante a prenotare a Chamonix alle 17 ed abbiamo trovato posto solo alle 21.30 (l’alternativa era alle 18.30). Inoltre durante il viaggio sono riuscita a prenotare le terme per domani, come degna conclusione di questa bella vacanza.
Città: Chamonix
Tipo Sosta: Area di sosta

Città: Le Puy en Velay
Tipo Sosta: Area di sosta

- 20/Aug/2021

Ieri pomeriggio Chamonix sembrava essere presa d’assalto. Sulla via principale era pienissimo di gente. Ci divertiamo, ogni volta che veniamo, a scoprire quanti negozi nuovi ci sono e ci siamo resi conto che la zona commerciale si è ulteriormente allungata e ci sono ristoranti e bar che hanno aperto nell’arco degli ultimi due anni (siamo venuti nell’estate 2019).
Alle 21.30, ora di prenotazione al ristorante, c’era una lunga coda all’ingresso, quindi non siamo stati i soli ad aver rimandato la cena.
La prenotazione alle terme per questa mattina era alle 9.30 e dall’area di sosta ci vuole circa mezz’ora per arrivarvi, quindi per le 9, puntuali, abbiamo lasciato il camper. Abbiamo fatto l’accesso ad un angolo di paradiso, che meraviglia, qualche ora di relax con un panorama incredibile. Avevamo anche prenotato per le 12 un pranzo a pagamento con primo e dolce, dato che non c’è più il buffet gratuito.
In Francia, ci è stato spiegato, se si entra in un luogo dove tutti devono avere il green pass, non è necessario avere la mascherina, ovviamente chi preferisce può tenerla. Tutte le aree relax, saune e bagno turco sono aperte.
Le piscine esterne sono la pace dei sensi, con vista sul Monte Bianco. Tutto il tempo del nostro permanere abbiamo visto tantissimi voli di deltaplani.
Poco prima di pranzo si era creato un certo movimento di ospiti, ma poi si è nuovamente calmato, forse per cambio turno oppure molti erano a fare la pennichella nelle sale relax.
Siamo usciti alle 15.30 e prima di ripartire ho pulito il camper e preparto già le borse, così da arrivare a casa e dover solo scaricare.
E così si è conclusa la prima vera vacanza dopo due anni, messa a rischio il secondo giorno da alcuni imprevisti, ma che siamo riusciti ad affrontare, gestire e superare!!
Abbiamo percorso, in 12 giorni, 2.800 km ed effettuato 19 soste, più o meno importanti, più o meno interessanti e ne è valsa assolutamente la pena, come ogni volta che si scoprono posti nuovi.
“Un Viaggio è sempre una scoperta: prima di luoghi nuovi è la scoperta di ciò che i luoghi nuovi fanno alla tua mente e al tuo cuore. Viaggiare è sempre, in qualche forma, esplorare se stessi”