Camargue - Aix en Provence - 17/Aug/2002 «»


Usciti dal campeggio siamo andati in direzione di Aigues Mortes, (che poi ho scoperto essere in Linguadoca e non in Provenza), ma con una strada diversa rispetto a quella con cui siamo giunti ieri a Saintes Maries de la Mer . Infatti abbiamo incontrato piccoli Etang, stagni, con tanti fenicotteri rosa che mangiavano con le loro lunghe gambette sottili nell'acqua. Prima di entrare ad Aigues Mortes abbiamo trovato un supermercato Intermarche ed abbiamo fatto un pò di spesa, tra cui i miei adorati rullini (ancora 2 da 36, oltre ai 4 già terminati!), il salame di toro e una tovaglia di carta con i disegni tipici provenzali. Ad Aigues è imponente la cinta muraria, la cui visita costa 5,50 ? a testa, così ci accontentiamo di vederla dall'esterno. Proprio oggi è arrivato anche il circo e continuavano a passare per le vie camion carichi di animali, in particolare ho visto un ippopotamo, un leone e una tigre.
Poco distante ci sono le saline, e vi si arriva imboccando un lungo viale alberato, sino all'azienda vinicola Listel le cui vigne si estendono per chilometri. A differenza delle vigne italiane, queste sono piccoli alberelli. Da qui partono i pullman a due piani e i trenini per visitare le saline. Avendo tempo prima dell'orario previsto per la partenza di uno di questi, abbiamo visitato gratuitamente la cantina, la cui prima pressa dell'uva risale al 1870. Ci hanno fatto assaggiare un rosè e un bianco che abbiamo poi acquistato, da regalare ai nostri papà (3 ? a bottiglia). Nel primo pomeriggio siamo salitisul pullman a due piani per il giro delle saline. Abbiamo scelto il tour più breve, da 1 ora e 15 min. al costo di 6,80 ?, ma merita. Infatti queste saline contengono un'alga che secerne carotene e lascia l'acqua di color rosa. A metà strada si fa sosta in una casetta per vedere un video con alcune informazioni aggiuntive, ma anche per consentire, a chi è interessato, l'acquisto del sale. Il color rosa dell'acqua in alcune zone diventa più chiaro, dove la concentrazione di sale aumenta. Lungo il percorso ci si avvicina anche alla cinta muraria ai Aigues Mortes, consentendo una visuale molto completa.
Abbiamo poi ripreso il nostro girovagare per la Camargue per scoprire altre meraviglie. Avevamo visto i cavalli bianchi, i fenicotteri rosa, ma ci mancavano i tipici tori neri. Al bivio Arles - Saintes Maries de La Mer abbiamo svoltato per Arles, per girare, all'altezza di Albaron, verso Villeneuve, con meta Martigues (la Venezia della Provenza). Abbiamo costeggiato l'Etang de Vaccares, che più di uno stagno è un vero e proprio lago, e nello scendere verso Salin de Giraud abbiamo finalmente visto le mandrie di tori neri. Il quadro ora è completo, possiamo lasciare serenamente la Camargue, contenti di avere visto gli elementi più importanti. Da Salin de Giraud per andare a Port St. Luis doveva esserci, almeno guardando la cartina, una strada, invece  c'è un traghetto a pagamento (4 ?) per percorrere 100 mt.
Arrivati a Martigues abbiamo trovato solo raffinerie. L'idea iniziale era di dormire qui e ripartire domani alla volta della Costa Azzurra, ma la voglia naturalmente ci è passata. Arrivati in centro sono in effetti comparse le casette basse e colorate, tipiche di un porticciolo di pescatori ed abbiamo visto alcuni ponticelli che possono ricordare Venezia, ma solo in poche strade. Abbiamo deciso così di ripartire e di fermarci in campeggio ad Aix en Provence, non avendo avuto occasione di sperimentarlo nei primi giorni.

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