Springdale - Las Vegas - 18/Aug/2014 «»


Al mattino ci siamo alzati presto per essere alle 8.30 all?ingresso dello Zion Park per prendere la navetta che percorre la scenic drive. Purtroppo d?estate non è possibile farlo con la propria auto. I bus, spesso doppi, sono comunque frequenti. Avendo deciso di non fare il percorso a piedi nel fiume ?the Narrows?, per non arrivare stanchi a Las Vegas, avevo anche pensato di saltare il parco, ma dormendo proprio a pochi km?abbiamo deciso di farci un salto.
Purtroppo di primo mattino la scenic drive è tutta all?ombra, quindi non siamo scesi alle possibili fermate, tipo ?Court of the Patriarchs? o allo Zion Lodge, dove sono possibili due trail, percorsi, ma siamo arrivati sino al termine della strada panoramica, al Temple of Sinawava, da cui parte il Riverside Walk (e da lì poi il The Narrows). Abbiamo seguito la strada che costeggia il fiume e, sebbene non sia come entrare in acqua, si hanno comunque alcuni scorci interessanti.
Abbiamo anche visto alcuni scoiattoli ed una famiglia di 4 cervi.
Al termine del sentiero lastricato si arriva ad incrociare il fiume, da cui molti iniziavano il percorso, muniti di apposite scarpe noleggiate con i calzari per non congelare i piedi, e di bastoni per aiutarsi a mantenere l?equilibrio.
Mi è spiaciuto non farlo, ma così siamo potuti partire abbastanza presto per Las Vegas e sufficientemente riposati.
Siamo attivati verso le 13.30 (recuperando 1h nel passare dallo Utah al Nevada) e ci siamo fermati al Premium Outlet a fare un po? di shopping. Abbiamo trovato acquisti interessanti da Banana Republic, Gap e Marco ha trovato delle scarpe alla Nike. Il centro commerciale è simile ai nostri, all?aperto, con le varie marche che si susseguono. Il clima era molto afoso e nuvoloni scuri erano in avvicinamento.
Arrivati all?hotel Bellagio, sulla strip, abbiamo scaricato i bagagli e consegnato le chiavi della macchina ad un addetto, affinchè la parcheggiasse.
La hall è maestosa, enorme, con i fiori di vetro al soffitto.
C?erano tanti banchi per il check in aperti, ma in ognuno c?era coda ed avremo atteso almeno mezz?ora prima di avere l?assegnazione della camera, una suite, a seguito di un inaspettato upgrade.
Per arrivare agli ascensori si passa attraverso il casinò, dove diverse persone erano già impegnate a giocare.
La nostra camera era al 35° piano: si entra in una grande sala con un primo bagno. Si passa alla grande camera da letto con altri due bagni, uno con la doccia (con sauna) e l?altro con vasca (con idromassaggio), il tutto in marmo. Ciascun bagno ha anche la televisione, oltre ad esserci anche in camera e nel salotto. Insomma?uno spettacolo!
Dalle grandi finestre si ha il panorama delle piscine dell?hotel.
Poco dopo siamo usciti e, su suggerimento del consierge, abbiamo preso un taxi per andare sulla Freemont Rd, a downtown, una strada coperta e pedonale, piena, essenzialmente, di casinò.
Dalle 19.30 ? 20 tutte le insegne si illuminano e diventa sfavillante, ma comunque abbastanza squallido, forse perché tutto un po? vecchiotto, almeno rispetto al Bellagio.
Abbiamo ripreso il taxi che per altri 25 $ ci ha riportato sulla strip. Ci siamo fatti lasciare all?Encore, che la LP inserisce tra i top hotel (secondo me perché altrimenti non ci arriva nessuno a vederlo, essendo un po? lontano?)
Abbiamo proseguito con il Venetian e la sua ricostruzione della città di Venezia con i canali, con gondole ed il campanile di San Marco.
Di fronte c?è il Mirage, con lo spettacolo del vulcano che erutta, mentre l?interno sembra più vecchiotto. Alle spalle della reception si trova un lungo acquario con dentro, dice la guida, 60 specie diverse di pesci.
Siamo quindi passati al Caesars Palace, in stile greco romano.
Si passa, ogni volta, sia dal casinò che dai negozi, per attraversare gli hotel. Spesso sono tra loro collegati da ponti, così da evitare di dover percorrere le trafficate strade sottostanti. All?alba delle 23.30 siamo arrivati al Bellagio in tempo per assistere allo spettacolo delle fontane ?danzanti? al ritmo di musica (termina a mezza notte), molto bello.
Ci siamo fermati a mangiare velocemente da Mc Donald?s, e riposarci, per poi proseguire con il Paris Las Vegas, con il suo emblema, la torre Eiffel, e poco di fronte il moderno Cosmopolitan. Questo hotel, avendo all?interno un locale, attira molto i giovani ed infatti vi era una sfilata di fanciulle tutte agghindate?da serata (per non dire peggio?).
Quasi allo stremo delle nostre forze, ci siamo spinti fino al New York ? New York, dove domina la Statua della Libertà, nonché palazzi che ricordano Manhattan, tra cui l?Empire State Building. Bellissimo!
Di fronte c?è il negozio Hard Rock Cafè e quello delle M&M?s, ovviamente chiusi. Sarei voluta arrivare al Luxor, ma eravamo troppo stanchi, quindi abbiamo deciso di tornarci la mattina successiva. Arrivati, quasi come automi, al nostro bellissimo hotel, forse il più bello di quelli attraversati nel nostro tour della strip, ci siamo fermati a giocare a qualche slot machine. Ormai sono tutte automatiche, non bisogna più abbassare nessuna leva e non escono più i gettoni, ma solo premere un bottone e ritirare un voucher. Molte macchine purtroppo non siamo riuscite neppure a capirle. Non c?è nessun cartello/inserviente a supporto. Dopo aver perso circa 21 $ mi sono arresa e siamo saliti finalmente nella nostra suite, quando ormai erano le 2 passate.

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