Salamanca - Segovia - 19/Aug/2008 «»


Questa mattina ci siamo svegliati con 13°C fuori ed ho infatti iniziato la visita di Salamanca con il golfino. Abbiamo parcheggiato appena dopo il Puente Enrique Estevan, tenendo alle spalle la zona monumentale, nel parcheggio della Iglesia de la Santissima Trinidad ed abbiamo percorso a piedi l?itinerario suggerito dalla LP. Fortunatamente il Convento di San Esteban era aperto al mattino, contrariamente a quanto scritto nella guida. Pagando l?ingresso, si vede il bel chiostro, con colonne alte e sottili, la chiesa, a croce latina, con una sola navata, gotica, il coro, che consente, come per Jeronimus di Lisbona, di avere una panoramica dall?alto della chiesa.
Siamo passati vicino al Convento di Santa Clara ed alla Torre De Clavero, ma sono poco significativi. La Plaza Mayor è maestosa, veramente grande, con palazzi su tre livelli, tutto con archi e balconi quasi a ringhiera. Naturalmente è vivacizzata dai tavolini dei bar e dal passaggio continuo di persone.
Abbiamo evitato ulteriori deviazioni per arrivare al cuore della zona monumentale, la Cattedrale Vecchia e quella Nuova. Sono molto appariscenti, una romanica ? gotica, quella vecchia, e tardo gotica, quella nuova. L?ingresso è nella seconda, che possiede dei bellissimi portali rinascimentali; da qui si acquistano i biglietti per la cattedrale vecchia. A dominare in quest?ultima è la pala dell?altare, composta da 53 pannelli raffigurante scene della vita di Cristo. Si può accedere al chiostro, in stile barocco, rifatto dopo il terremoto del 1755.
Appena fuori dalla Cattedrale Nuova, c?è la salita alla Puerta de la Torre che, non so come mai, quando siamo arrivati noi era gratuita, mentre di solito si paga. Si accede a diversi livelli di altezza, con visuali differenti, ma soprattutto si riaccede alla cattedrale nuova sulle alte balconate interne, avendo una prospettiva assolutamente unica!
Infine siamo stati all?Universidad Civil, ricercando, con la testa all?insu, la famosa rana porta fortuna sulla facciata. Gli interni sono abbastanza spogli, soprattutto in rapporto ai 4 ? del biglietto di ingresso.
Sosta successiva è stata Avila, con la sua eccezionale cinta muraria, compostata da 88 torri. Abbiamo parcheggiato vicino alla Puerta del Carmen, nel parcheggio anche dei pullman.
La prima visita è stata alla Basilica di San Vincente, dove è sicuramente più interessante l?esterno dell?interno, in quanto si affiancano stili differenti dal romanico ? gotico con una parte di granito, alla parte in arenaria, romanica. Siamo poi saliti sulle mura, percorrendo quasi 1 km dei 2,5 km di perimetro totale.
La visita alla cattedrale è stata abbastanza deludente, tenendo conto, anche qui, che il biglietto d?ingresso costa 4 ?. Non si possono scattare foto, da nessuna parte, ed il chiostro è chiuso con vetrate. Belli però gli interni della cattedrale con le colonne di granito rosse e bianche (ma che da soli non valgono la visita, a mio parere).
Siamo stati alla pasticceria Flor de Castilla, in Calle de San Geronimo, ad acquistare la specialità locale, Yema de Avila, un tuorlo d?uovo condito, pare inventato dalla stessa Santa Teresa, che qui è nata e cresciuta.
Tornati al camper, abbiamo subito assaggiato il dolcino, che assomiglia molto agli Ovos Moles di Averio, molto buoni ma una botta calorica. Non si riesce a mangiarne più di uno.
Infine ci siamo incamminati verso Segovia, dove siamo arrivati alle 18.30 passate, quindi abbiamo cercato un campeggio. Il tom tom ci ha portato fuori circa 15 km, vicino all?aerodromo. Il posto è abbastanza spartano e caro, 20,76 ?, quasi quanto quello eccezionale di Libona, assurdo!

« »