Il Cairo - Arese - 02/Jan/2024 «


Sveglia con più calma, verso le 6 e partenza alle 7 per andare a Giza a vedere le maestose piramidi, incredibili!
La più grande è quella di Cheope, 146 m, seguita da quella di Chefren, 136 m e poi quella di Micerino, “soli” 62 m.
Qui abbiamo pagato 15 euro a testa per fare un giro sui cammelli tra le piramidi, fantastico, scenografico ed emozionante!
Poi siamo stati a vedere la Sfinge, il leone dalla testa umana, con le piramidi alle spalle; è stata scolpita direttamente nella roccia ed è immensa. Le è stato asportato il naso e si narra sia stato Napoleone.
Ci siamo spostati a Menfi per ammirare la gigantesca statua in calcare di Ramesse II, sdraita, perché caduta per via dell’assenza dei piedi. In ingresso si trova una Sfinge in alabastro.
Abbiamo concluso il nostro tour con le piramidi a Saqqara.
Prima siamo entrati in una tomba sotterranea della Piramide di Teti, percorrendo, tutti piegati, un lungo, basso e stretto corridoio che scende fino alla camera funeraria che contiene il ben conservato sarcofago in basalto di Teti.
Molti non sono voluti venire per paura di avere problemi di claustrofobia e anche io ho avuto qualche dubbio, ma mi sono arrischiata ed è andata bene, perché in fondo non era così bassa e stretta e soprattutto una volta percorso il corridoio si arriva in una zona più ampia e alta.
Successivamente siamo arrivati alla Piramide a Gradoni, la più antica dell’Egitto, con sei alti gradoni, per una altezza di 60m.
E’ circondata da un complesso funerario a cui si accede superando un colonnato. Una particolarità sono quattordici false porte, un tempo in legno, ma oggi scolpite in pietra, con un primo sistema di cardini.
Ci siamo fatti “incastrare” a fare qualche foto con un cammello in cambio di qualche euro e mi hanno anche insegnato a mettere il mio foulard come un Hijab.
Ultima sosta prima di pranzo è stata al museo del papiro, dove ci hanno mostrato come avviene la lavorazione partendo dal fusto fino ad arrivare ai fogli sottili utilizzati per dipingere i quadri. Ne abbiamo acquistato uno, con l'albero della vita, e un altro più piccolo ce l'hanno regalato, con lo zodiaco.
Un pranzo tipico in mezzo alle palme ha chiuso la nostra vacanza di una settimana nella parte più storica dell’Egitto. Siamo rientrati in hotel per chiudere i bagagli e riposare un po', dato che alle 2 di notte saremmo dovuti andare in aeroporto per prendere il volo delle 4 del mattino per Roma e per pranzo essere a casa, stanchi ma entusiasti per l’esperienza vissuta.
Suggerimenti:
Si può sempre pagare in euro, quindi conviene portarsi tante monetine, soprattutto per pagare i souvenir che costano pochi euro e per dare qualche mancia per strada.

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