Le Puy en Velay - Vienne - 19/Aug/2021 «»


Ultimo giorno di visite, con un pizzico di dispiacere, ma c’è ancora l’attesa per la cena a Chamonix, così da avere ancora qualcosa di bello ad attenderci.
Ci restava da concludere la visita alla guglia rocciosa che si trova proprio sopra il nostro camper, St. Michel d’Aiguilhe ed a piedi si arriva rapidamente all’accesso, seppur dopo una ripida salita. L’ingresso è a pagamento. Sulla guida sono indicati 268 gradini per arrivare alla sommità, ma ci sono vari punti di sosta, quindi non è troppo faticoso.
Viene mostrato con un video come all’inizio ci fosse un vulcano, come quelli visti attorno a Puy de Dome, ed a seguito dell’erosione, ora ne resta solo uno sperone roccioso.
La chiesa che vi si trova sulla sommità è in stile arabeggiante ed all’interno ci sono colonne con capitelli scolpiti e affreschi nell’abside.
In un’ora avevamo concluso la visita e siamo partiti per Vienne, la nostra ultima tappa in programma.
Abbiamo trovato parcheggio su Rue Victor Hugo, all’incrocio con Montee Saint Marcel. Purtroppo siamo arrivati anche questa volta verso l’ora di pranzo, quindi molti negozi erano chiusi, anche per via di essere ad agosto, e poca gente in giro.
Siamo passati dal Temple d’Auguste et de Livie, uno dei templi romani meglio conservati di Francia. Effettivamente risulta essere integro per quanto riguarda le colonne, peccato si trovi accerchiato da case, neppure di particolare fascino.
Quindi siamo andati alla Cattedrale di St. Maurice, ma ahimè ha la facciata quasi interamente coperta di impalcature.
L’interno ha campate in parte gotico ed in parte romanico, per quanto la struttura nel suo complesso sia gotica.
Ci siamo fermati a prendere per pranzo le croque monsieur, il toast con prosciutto e ricoperto di formaggio, e siamo arrivati a St. Pierre, oggi museo lapidario, che sembra in realtà essere più una struttura abbandonata, in parte annerita dal tempo e con arbusti proprio sotto il campanile.
Abbiamo percorso le vie pedonali, ma la desolazione regnava ovunque. Mi sembra che l’amministrazione comunale non abbia molto cura del patrimonio artistico che possiede, risalente comunque all’epoca romana.
Probabilmente ancora una tappa ci sarebbe anche stata, ma avremmo dovuto deviare dal percorso ed avremmo avuto il tempo visita, rischiando di fare tardi. Invece così siamo arrivati nel nostro consueto ristorante a prenotare a Chamonix alle 17 ed abbiamo trovato posto solo alle 21.30 (l’alternativa era alle 18.30). Inoltre durante il viaggio sono riuscita a prenotare le terme per domani, come degna conclusione di questa bella vacanza.

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