Cogne - Lilliaz - 20/Aug/2020 «»


L’hotel di Aosta, prenotato all’ultimo, è costato molto, quindi ho evitato di includere anche la colazione, sperando di trovare qualche bar carino dove iniziare le nostre giornate valdostane.
Per il primo mattino mi sono affidata a trip advisor, trovando un fiorista, Fleurs Folie, che ha arredato finemente il giardino interno, rendendolo un luogo d’altri tempi ed adatto ad essere piccolo bar. Peccato solo essere mangiati dalle zanzare.
Siamo quindi partiti per Cogne, dove volevo ammirare i fiori colorati di prato di Sant’Orso e con il Gran Paradiso alle spalle. Si rimane effettivamente incantati. I parcheggi erano tutti affollati. Il paesino si snoda lungo la via principale, molto vivace. Quasi in cima si apre la piazza principale da cui si giunge al prato colorato e si ammira uno splendido panorama.
Abbiamo approfittato per fare una passeggiata nel prato e scattare alcune fotografie, prima di tornare sulla via principale, acquistare una coperta da pic nic da poter stendere a terra e dei panini per il pranzo al sacco.
Ci siamo spostati a Lillaz per ammirare la cascata.
Anche qui i numerosi parcheggi erano tutti affollati ed abbiamo dovuto attendere mezz’ora prima di riuscire a trovare un posto che si stava liberando.
Prima di fermarci per il pranzo, abbiamo preferito raggiungere la cascata, per ammirare, lungo il sentiero panoramico, i suoi tre salti, per complessivi 150 mt, del torrente Urtier.
Solo al ritorno ci siamo fermati a mangiare su una panchina, per poi stenderci un pochino sotto gli alberi, così da inaugurare la coperta.
Ero convinta di avere la sera la prenotazione all’Osservatorio di Lignan ed ho provato a prenotare un ristorante dove cenare prima a Nus. Nel verificare che la serata fosse confermata, sulla base del meteo odierno, mi sono accorta che in realtà sarebbe stata la sera successiva, quindi ho subito chiamato il ristorante per modificare la prenotazione e mi sono messa poi alla ricerca di un ristorante ad Aosta.
Ho individuato un locale con cucina tipica valdostana, La Vache Folle, ma non riuscivo a prenotare, così siamo andati fisicamente trovando disponibilità solo all’esterno e dato il bel clima temperatato probabilmente più adatto, benchè l’ambiente circostante, un parcheggio, non fosse di quelli più appropriati. All’interno invece sono appesi centinaia di campanacci, che lo rendono molto suggestivo.
Ci siamo concessi dei piatti non propriamente leggeri, come la fonduta o il cotechino. Alla fine abbiamo assaggiato i tre superalcolici offerti dalla casa, di cui uno all’assenzio, e Marco ha sperimentato il trattamento con l’alcol infuocato, nonché, per finire in bellezza, gli è stato messo un casco in testa e l’ho dovuto colpire con una mazza! Ahahhaha! Divertente!

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