Roussillon - 13/Aug/2002 «»


Dintorni di Aix en Provence è un pò un modo di dire. In realtà ci siamo spinti a nord di questa.
La prima tappa della giornata è stata Oppede - Le - Vieux, villaggio medievale fortificato, arroccato sopra una collinetta, nelle vicinanze di Cavaillon. Alcune case sono ancora abitate, seppur le macchine abbiano difficoltà a salire lungo queste strade strette e ripide. Ci siamo fermati qui a pranzo, nella piazzetta che precede l'ingresso al villaggio, e mi sono concessa la mia prima omelette francese, con il formaggio. Il panorama che si può ammirare da questa collina è il Mont Ventoux, Monte Ventoso, arrivo di una tappa molto importante del Tour de France e citato da Francesco Petrarca in una celebre epistola in cui fa assurgere la montagna a metafora del difficile cammino della crescita spirituale. 
Seconda tappa è stata a Roussillon, con il suo paesaggio rosso ocra e con il suo strepitoso canyon. Molto caratteristico quindi sia per il colore che per la strana conformazione delle rocce. Celine ci ha poi raccontato che esiste una leggenda legata a questo posto: un marito, scoperto il tradimento della moglie, le fa mangiare, a sua insaputa, il cuore dell'amante. Questa nel momento in cui ha capito cosa fosse successo si è gettata nel canyon dal dolore e il suo sangue ha tinto tutto di rosso.
Terza tappa a Gordes, villaggio arroccato con castello cinquecentesco. Noi l'abbiamo fotografato da lontano, da un punto panoramico, poi quando siamo arrivati più vicini abbiamo abbandonato idea di visitarlo, perché i parcheggi erano affollati e tutti a  pagamento (da 2 a 5 ?). Celine ci ha comunque rincuorato, dicendoci che il bello sono le mura esterne, non tanto l'interno.
Quarta tappa: Villages des Bories, un villaggio primitivo. Le bories sono casupole a forma di alveare costruite da pietre sovrapposte. Probabilmente risalgono all'epoca neolitica. Furono abitate tra il XVI e il XX secolo. Qui il parcheggio era gratuito, ma costava 5 ? a testa visitare le tre case, già intraviste simili lungo la strada; quindi abbiamo proseguito.
Quinta tappa: Isle sur la Sorgue, cittadina conosciuta per la vendita di mobili antichi e per le sue innumerevoli ruote dei mulini ad acqua ancora funzionanti, che servivano principalmente per macinare il pepe.
La giornata è stata intensa e probabilmente da soli non avremmo preso in considerazione queste tappe, perché le nostre guide non ne parlano, se non marginalmente.

« »