- 01/Jan/2018 «»


Colazione salata, come piace a me, al Delifrance, vicino all’hotel, per poi recarci al Nijo-jo Castle, dove non siamo riusciti ad andare nei giorni scorsi. In questo periodo di feste sono accessibili solo i giardini. Purtroppo è stata una visita deludente e a mio parere non merita la deviazione.
Quindi ci siamo recati al tempio buddista di Chion-in, non lontano da dove eravamo a festeggiare ieri sera ed era l’alternativa per il capodanno, ma per fortuna poi abbiamo scelto diversamente, perché il corpo principale del tempio era tutto impacchettato per ristrutturazione.
Abbiamo quindi percorso nuovamente le viette in stile tradizionale di Higashiyama, affollate di persone e con molti, soprattutto donne, vestite come geishe, con abiti tradizionali.
Per chiudere in bellezza siamo tornati a Fushimi Inari, per scattare ancora un po' di foto ai Tori color arancione. Anche qui era tutto affollato. Lungo la strada di accesso si ripetono le bancarelle di street food, come quelle di ieri sera. I Tori sono bellissimi, anche passandovi sotto, stando vicini vicini ad altre persone.
Rispetto al 29/12, quando siamo venuti con Milo, abbiamo percorso un tratto ulteriore, leggermente meno turistico, così da riuscire a godere di alcuni tratti in cui eravamo soli e scattare le foto tanto attese, ma verso le 17, benchè non fossimo arrivati alla sommità del tempio, abbiamo preferito comunque incamminarci per tornare a ritirare i bagagli e quindi andare in stazione a prendere il treno per l’aeroporto di Osaka. Una volta arrivati a destinazione, abbiamo fatto una agghiacciante scoperta: l’hotel prenotato per la notte distava circa 50 km, ovvero non era vicino all’aeroporto internazionale di Osaka, ma all’aeroporto di Osaka, nazionale. Ormai erano le 19.30 e domani il volo è alle 11.45, quindi abbiamo preferito cercare un hotel qui. Abbiamo provato al First Cabin, dove ci sono le camere a capsula, ma le donne sono separate dagli uomini, la stanza è grande quanto il letto ed il bagno è in comune. Sarei anche stata curiosa di provarlo, ma avendo i bagagli tutti mischiati, mi è sembrato complicato. Abbiamo quindi trovato posto al Nilko Kansai Airport Hotel e salvato così la notte. Per fortuna non ci sono stati addebitati i soldi dell’hotel in cui non siamo stati.

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