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Stavanger - Preikestolen - 16/Aug/2016 «»


Anche questa mattina al nostro risveglio il cielo era nuvoloso, nonostante l?azzurro di ieri pomeriggio. Dato che non c?è un?ora di check out, il signore della reception ci ha consigliato di lasciare il camper ed andare in centro con il bus n. 4 che fa fermata poco al di là della strada. Avendo avuto molti problemi ieri con i parcheggi, abbiamo preferito ascoltare il suo consiglio, anche se poi abbiamo visto diverse alternative nella zona del porto, ma forse per un tempo massimo di 2h. Il bus ci ha lasciato poco oltre la Domkirke, sulla Klubbgata e da lì siamo andati al porto per cercare di prenotare un giro in battello tra le isole ed i fiordi. Abbiamo percorso il tragitto più lungo, quando invece le partenze si trovano sulla Skagenkaien, dove ci sono le case storiche, tutte colorate.
Abbiamo trovato il negozio della Rodne, compagnia navale, e prenotato i posti sul traghetto delle 12. Nell?attesa siamo stati alla Domkirken e poi al Gamle Stavanger, la città vecchia con case bianche in legno, con dei bei vasi di fiori all?esterno a fare colore, davvero molto carino. Nel frattempo, e con nostra grande gioia, è uscito il sole, a rendere tutto più affascinante.
Verso le 11.30 siamo tornati al porto per poter salire tra i primi sul battello, così da poter scegliere i posti nella parte esterna, benchè poi io solitamente mi muova da una parte all?altra per scattare fotografie. La crociera dura 3 ore e percorre parte del Lysefjord fino al famoso Pulpito, lo spuntone di roccia a precipizio sul fiordo, dove domani vorremmo arrivare a piedi con un cammino di 2h.
Il battello, nel suo percorso, si è avvicinato alla caverna del vagabondo, a dare da mangiare ad una capra solitaria sopra una roccia ed anche ad una cascata.
Io mi ero spostata da poco verso la prua del battello ed è stato molto bello arrivare proprio al di sotto della cascata, cogliendo un po' di schizzi.
Si arriva fino al Pulpito, e dal basso e si intravedono le persone piccole piccole che si affacciano con timore per godere del panorama.
Il viaggio di ritorno è il medesimo dell?andata, ma senza spiegazioni e senza soste.
Scesi dal battello siamo passati dall?ufficio informazioni a chiedere quale fosse la strada migliore per arrivare al Preikestolen, dove si trova il Pulpito, e ci è stato spiegato esserci due opzioni:
1) Prendere il traghetto da Stavanger, fino a Tau e poi muoversi fino a destinatione
2) Percorrere un tragitto in auto più lungo e prendere il traghetto a Lauvvik fino a Oames, invece molto più breve.
La differenza è di 10 minuti tra l?uno e l?altro, così abbiamo scelto la prima ipotesi, dato che la seconda la percorreremo domani per andare a Kristiansand.
Siamo tornati in campeggio ed effettuato ancora una tappa allo Sverd i fjell, poco conosciuto e poco indicato: ci sono tre altissime spade di roccia conficcate nel terreno, particolari e affascinanti, proprio accanto ad una spiaggia dove diverse persone facevano il bagno (pochi chilometri dal campeggio).
Arrivati alla partenza del traghetto ci siamo messi in coda e notato l?assenza della casetta per fare il biglietto. Anche oggi siamo stati fortunati, perché dopo 5 minuti di attesa è arrivata la nave; ha scaricato al volo i mezzi ed altrettanto rapidamente ci hanno fatto salire. Nessuno ci ha chiesto nulla. Una volta saliti al piano dei passeggeri abbiamo visto due bigliettai girare tra i tavoli per fare i biglietti. Avranno chiesto a tutti? Mah! Il tragitto è stato di circa mezz?ora ed in altrettanto tempo siamo arrivati in campeggio. A causa della pioggia dei giorni scorsi il terreno è abbastanza compromesso, immagino perchè i camper e le macchine che vi erano parcheggiati devono aver fatto molta fatica a liberarsi dal pantano. Ci sono poche colonnine della corrente ed erano ovviamente tutte occupate, di conseguenza niente caffè e niente phone per un giorno. Invece, caso più unico che raro, le docce sono incluse nel prezzo ed anche il wifi. Dati i 24 gradi ed un?ora non tarda (18.00), ne abbiamo approfittato per togliere le sedie ed il tavolino dal gavone e ci siamo concessi un paio di ore di relax al sole.

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