Marrakesh - Rabat - 01/Jun/2015 «»


Ultima colazione a Marrakech con dolci diversi da ieri mattina. Abbiamo approfittato per chiedere ad uno dei proprietari relativamente alla distanza con Rabat e la facilità di guidare in Marocco anche senza navigatore, e ci ha rincuorato, dicendo che non si può sbagliare.
Poco distante dal Riad abbiamo trovato un taxi che ci ha portato alla Hertz, nella parte nuova della città. Dato che abbiamo inserito la garanzia aggiuntiva ci hanno concesso l?upgrade della macchina, più grande, anche se con qualche segno.
Per arrivare a Rabat si passa comunque da Casablanca, ma abbiamo preferito lasciare la sosta a domani, prima del volo.
Nicola aveva fatto qualche screenshot di dettaglio di una mappa per arrivare al nostro Riad a Salè, una frazione di Rabat, e quindi non è servito il GPS.
Il Riad Dar Jabador è molto carino, un autentico stile andaluso con un ?cortile? centrale e le camere da letto che vi si affacciano. Il nostro mini appartamento era al piano superiore, con salottino, due camere separate da una tenda ed il bagno.
Come per Marrakech, ci hanno offerto il the e dato qualche spiegazione per la visita della città.
Siamo scesi a piedi fino al fiume dove ci sono delle barchine che conducono al di là, alla città di Rabat.
A piedi siamo arrivati alla Torre Hassan ed al Mausoleo di Mohammed V.
La prima era purtroppo impacchetta, mentre il secondo è molto bello. Mi ha ricordato alcuni edifici visti in India.
È tutto in marmo bianco con tetto in maiolica verde. A tutte le porte di accesso ci sono eleganti guardie a presidiare l?edificio.
All?uscita abbiamo cercato un taxi per spostarci alla Necropoli, ma è stata dura, o perché viaggiavano già carichi e non avevano spazio per tre persone, o erano cari, ma dopo quasi 20 minuti siamo riusciti a trovarlo. Purtroppo abbiamo perso altro tempo in coda nel traffico. Alla Necropoli di Chella stavano organizzando un evento per la sera.
La necropoli di per sé, a mio gusto, è di poco interesse, ma vi soggiornano una 50ina di cicogne, rendendo così il luogo di una bellezza accattivante.
Credo di aver censito tutte le cicogne: bellissime, enormi, eleganti.
Una volta usciti abbiamo ripreso un taxi e provato ad andare al Palazzo Reale ma era già chiuso, quindi abbiamo proseguito per la Medina.
Prima di accedervi siamo scesi al faro, peccato essere poi dovuti risalire.
Siamo entrati nella Kasba, non molto grande, ma molto bella; sembra di essere in Grecia, con case azzurre fino a una certa altezza e poi bianche, oltre a portoni tutti diversi, sia per colore che per stile.
La Medina invece è poco caratteristica, sembra un mercato fisso, ma poco ?tipico?. I turisti non vengono neppure guardati, nessuno tampina per convincere all?acquisto.
A cena siamo andati al Petit Burre, consigliatoci dal Riad, vicino alla stazione, ed abbiamo mangiato bene. Al termine abbiamo cercato un taxi per Salè, ma con poco successo; o dicevano direttamente di no o ci chiedevano molti soldi. Alla fine, in fase di trattiva, ci ha aiutato un poliziotto ed il tassista si è convinto. Abbiamo capito solo dopo che i taxi di Rabat possono girare solo a Rabat e quelli di Salè solo a Salè. Ci sono auto particolari, più grandi, che vanno da entrambe le parti. Il proprietario del Riad ci aveva anticipato la cosa al nostro arrivo, ma non l?avevamo capita.

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