Marrakesh - 31/May/2015 «»


La colazione, inclusa nel prezzo, viene servita sulla terrazza con un uovo in camicia, frittelline da mangiare con la marmellata, una rotella dolce con una specie di crema.
Al tavolo eravamo con un?altra coppia italiana arrivata la sera prima ed erano un po? intimoriti dalla vita notturna di Marrakesch, ma noi li abbiamo prontamente rincuorti.
Abbiamo chiesto ancora qualche suggerimento sui ristoranti al proprietario del riad e poi siamo usciti, passando dalla piazza Jemaa el Fna, a piedi fino alla Moschea della Koutoubia, oltrepassando dagli incantatori di serpenti.
Il minareto della Moschea è considerato il simbolo di Marrakesch, visibile da gran parte della città.
Purtroppo non è possibile accedervi e ci siamo solo limitati a girarvi attorno.
Da qui abbiamo preso un taxi, contrattando sul prezzo, diretti ai Jardin Majorelle, dove ci saremmo dovuti incontrare con le ragazze.
Abbiamo iniziato la visita, tenendo comunque gli occhi aperti, nel caso le avessimo avvistate.
Ci sono tante specie di piante grasse, è quasi labirintico, con un laghetto-stagno con dentro qualche tartaruga, ma come ha detto qualcuno ? se non si è interessati alla botanica ? si può anche saltare la visita. Tra l?altro non sembra neanche di essere in Marocco.
Siamo usciti e dopo poco abbiamo visto arrivare le ragazze che, sentendo il nostro racconto relativo a quanto presente nei giardini, hanno rinunciato ad entrarvi.
Abbiamo preso un centrifugato nel bar davanti, molto carino, e poi contrattato con il servizio taxi, attivo davanti ai giardini, perché ci portassero in 7, come avevamo già visto fare.
Siccome la regola è contrattare, dà fastidio anche spendere 3-4 euro (30 ? 40 dirham). In realtà l?obiettivo è scendere sul prezzo e ti arrabbi, poi realizzi quanto stai per pagare/hai pagato ed è sempre poco.
Ci siamo fatti portare al Palazzo El Badi, di cui in realtà è rimasto non moltissimo, ma sui tetti è pieno di nidi di cicogne, con questi uccelli giganti all?interno. Mi affascinano moltissimo.
A pranzo siamo stati nella piazza accanto, Place de Ferblantiers, sulla terrazza di un locale suggerito dal riad, ma qui non abbiamo trovato nulla di tipico, quanto invece sushi e piatti più internazionali e insalate. Facendo poca strada, siamo poi andati al Palazzo della Bahia, molto bello, che mi ha ricordato lo stile andaluso, visto nel sud della Spagna qualche mese fa.
Avremmo voluto vedere il cimitero ebraico, ma era chiuso. Ci siamo spostati alle tombe sadiane, ma anche qui erano appena terminate le visite, così siamo tornati verso la grande piazza per provare qualche dolce tipico come merenda.
Nella pasticceria che ci avevano consigliato regnavano le mosche così abbiamo scelto un bar sulla piazza Jemaa el Fra. Siamo tornati al riad per le docce e per riposarci un po?, con una breve pennica e ci hanno nuovamente offerto del the verde con menta e dei dolcini. Le ragazze hanno fatto prenotare la cena nella parte nuova di Marrakech, al Comptoi Darna, molto fashion. Siamo arrivati in taxi ed all?ingresso c?era ad accogliere una ragazza altissima, molto bella, con una zero gonna mozzafiato per la gioia di Marco e Nicola.
Il locale è molto bello, molto affollato, di bella gente, tutti alla moda, un po? in contrasto con quanto visto nelle due giornate trascorse nella città vecchia. Abbiamo mangiato piatti tipici, simili a quelli della sera precedente, molto buoni, ed assistito ancora ad una esibizione di balli marocchini. Siamo tornati nuovamente in taxi, dopo aver salutato Simona, Carmela e Rosa, che rimarranno un altro giorno a Marrakech, ed all?ingresso della Medina, la zona pedonale, siamo stati scortati dalla securitè. Non sappiamo se questo servizio sia reso più per la mancia che per un vero motivo di pericolo, perché a noi è sembrato tutto molto tranquillo; è forse anche vero che è tranquillo perché ci sono loro che girano. Comunque ci siamo sentiti protetti e questa è la cosa importante.

« »