Digione - Lione - 20/Aug/2006 «»


Mattinata dedicata alla visita di Digione.
Abbiamo parcheggiato in Place de la Republique e ci siamo diretti alla Notre Dame, passando per la Rue Verrerie con le sue case a graticcio, anche se non paragonabili a quelle viste ieri a Strasburgo e Colmar.
Abbiamo fatto in tempo a sentire il Jacqumart, una cella campanaria in ferro composta da quattro figure che battono le ore.
Siamo arrivati a Porte Guillaume, l?arco di trionfo, e all?ingresso dei giardini pubblici, in square Darcy, con una statua dell?orso bianco.
Quindi ci siamo diretti al Palais des Ducs con la bella piazza della Liberation a semi cerchio (in realtà a semi elisse) e purtroppo abbiamo trovato chiusa la salita della Torre Philippe Le Bon per godere del panorama (chiude alle 12.00 e riapre alle 13.45).
Ci siamo spostati alla chiesa di St. Michel, tardo gotica, per ammirare la facciata rinascimentale.
Quindi ci siamo rimessi in moto per Lione.
La cosa positiva delle visite di domenica è che non si pagano i parcheggi e non c?è traffico, ma ci sono praticamente tutti i negozi chiusi.
A Lione avevamo parcheggiato lungo il Saone, in Quai Fulchirou, dato che c?erano già altri due camper. Mentre ci stavamo incamminando verso il centro una coppia di italiani di uno dei camper stava tornando indietro per spostarsi in un parcheggio che gli era stato suggerito in Place Bellecour e così li abbiamo seguiti, ma non abbiamo trovato uno spazio adatto alle nostre dimensioni, solo parcheggi sotterranei, così ci siamo spostati sul fiume rhone, in Quai Claude Bernard, vicino alle piscine.
Viene consigliato di percorrere da Place Bellecour a Palce des Terraux, lungo la via pedonale dei negozi, anche se di domenica non abbiamo potuto apprezzarne la vivacità.
In Place L. Pradel si trovano sia l?Hotel de Ville, il municipio, parzialmente in restauro, sia l?Opera, con una cupola in acciaio e vetro, inserita in una struttura neo classica.
Siamo passati poi oltre al fiume Saone, sino alla cattedrale di St. Jean, passando per la via omonima, area della ?Vecchia Lione? con case a graticcio. Oltre alle belle vetrate, è da segnalare l?orologio astronomico con un calendario che arriva sino al 2019.
Poco dopo c?è la salita, con funicolare, alla Notre Dame de Fourviere, una basilica bianca, dominata da quattro torri quadrangolari. L?interno è molto vistoso, se non eccessivo, che si compensa con la cripta sottostante, ampia e sobria. Poco oltre la chiesa si gode un bel panorama sulla città; si potrebbe anche salire su una delle torri della basilica, ma oggi era chiusa.
Poco sotto si trova il Teatro Romano, tenuto quasi come un parco pubblico, più che come un monumento, con ingresso libero.
Da qui si può riprendere la funicolare che riporta a St. Jean.
Abbiamo saltato la zona della Croce Rossa e forse qualcosa d?altro, ma credo siamo riusciti a vedere il cuore di questa città.
Domani ci resta la visita di Annecy e se c?è bel tempo la salita sul Monte Bianco, a Chamonix, sino all?Aiguille du Midi e martedì torniamo a casa.

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