Fano - Gradara - Arese - 09/Mar/2014 «


Con oggi sono 19 anni che io e Marco siamo insieme, metà della mia vita...
Marco si è svegliato un'ora prima del suono della sveglia ed ha scoperto, dal freschino che c'era in camper, che era terminato il gas. Si è dovuto attivare, scendendo e cambiando la bombola. Dopo un pò di tentativi ha avuto successo e sono tornata a dormire per il tempo rimanente.
Anche questa mattina il mare era mosso, ma è stato emozionante fare colazione ammirandolo.
Dall'area di sosta si è subito sul lungomare, Viale Adriatico.
L'abbiamo percorso interamente, fino al fiume, per poi salire alla Rocca Malatestiana.
Ha iniziato a fare caldo e le giacche hanno iniziato a dare fastidio. Abbiamo seguito il percorso suggerito dalla guida e ci ha condotti all'arco di Augusto, da cui parte la via omonima, dove oggi c'erano svariate bancarelle di antiquariato.
Siamo entrati nella Cattedrale, poco interessante internamente, e poi abbiamo proseguito fino a P.zza XX Setttembre con la Fontana della Fortuna e, diametralmente opposto, il Palazzo della Ragione, in stile romanico-gotico, con portico, quadrifore e una torre, molto carino.
Abbiamo concluso il giro percorrendo altre vie ciotolate, superando un paio di chiese in stile rinascimentale e poi siamo tornati lungomare, che nel frattempo si è popolato di ciclisti, podisti, famiglie ed anche pescatori.
Siamo arrivati al camper abbastanza esausti.
Ci siamo poi spostati all'altra area di sosta, attrezzata per il carico/scarico, in viale Kennedy, così da viaggiare poi puliti. Questo parcheggio si trova molto vicino all'Arco di Augusto e quindi è comodo per la sola visita della cittadina.
Ultima tappa del nostro week end è stata Gradara, dove siamo arrivati verso le 12.00.
Devo ammettere che è stata una piacevole sorpresa. Mi aspettavo di trovare una rocca simile a quella di S. Leo, ovvero mura, e poi all'interno solo il palazzo da visitare, invece qui le mura proteggono l'abitato e poi c'è l'accesso alla rocca.
Con 5 ? è possibile percorrere una parte di camminamenti delle mura ed accedere alla rocca.
La storia narra che a Gradara si compì la vicenda amorosa e poi sanguinosa di Paolo e Francesca, noti per le cronache dantesche. All'interno del palazzo si vede la camera di Francesca, con il leggio e le sedie vicine, dove i due leggevano per ore il libro di Re Artù, con le vicende dei cavalieri della tavola rotonda (??) e dove nacque così il loro amore, nonchè la botola da cui Paolo, una volta scoperto dal marito di Francesca, tentò di fuggire.
Diversi negozietti e localini animano le stradine di pietra di questo bel borgo.
Abbiamo scelto un bar per gustare, prima di fare ritorno a casa, una meritata piadina e, non sazi, un tagliere misto di salumi e formaggi.
La guida Touring ha assegnato un asterisco alla rocca, ma non a Gradara nel complesso, mentre, a mio giudizio, è davvero una chicca da esplorare.

«