Barcellona - 07/Mar/2013 «»


La colazione non è inclusa nel prezzo fissato via internet, ma il costo è modico (6 euro a testa), quindi abbiamo scelto di sfruttarla.
Finalmente il sole brillava in alto del cielo, quindi ci siamo affrettati verso la tanto attesa Sagrada Familia, la strepitosa opera...quasi compiuta...di Gaudì, a cui lavorò, anche gratuitamente, fino alla sua morte.
Tutto è legato a simboli e numeri: 3 facciate (Natività, Passione e Morte, Gloria di Cristo), 3 porte principali (Fede, Speranza e Carità), 1 torrione centrale (Gesù Cristo), circondato da 4 torri (Evangelisti), altre 12 torri/pinnacoli sulla facciata della Natività (gli Apostoli), 1 torre absidale (la Vergine).
Avevo sentito giudizi contrastanti, ma a me è piaciuta molto!
Abbiamo dovuto stare in coda per più di mezz'ora, ma una volta entrati...sono rimasta senza parole, per l'altezza, per la quantità di colonne che la adornano, per le decorazioni.
Anche gli esterni non sono da meno, intarsi con soggetti che passano dai temi della Natività a quelli della Passione.
Peccato solo che ci siano ancora molte impalcature e lavori in corso.
Abbiamo quindi proseguito con la metropolitana fino alla stazione di Vallcarca e dopo meno di 500 mt abbiamo trovato sulla sinistra le scale mobili ed una ripida salita fino a Parc Guell, un'altra opera di Gaudì. Si giunge nella parte più alta del parco, più panoramica, ma poco...gaudiana...se si può dire così.
Occorre scendere di livello per scorgere la panchina - balaustra con lavorazioni a mosaico, nonchè le grotte con le rocce scolpite in forma di radici che ricordano un bosco, per arrivare all'ingresso vero e proprio con la scalinata nota per la scultura a mosaico di una salamandra, tempestata di colori.
Abbiamo camminato fino alla fermata della metropolitana Lesseps e da lì fino a Catalunya, dove abbiamo fatto sosta shopping all'Hard Rock Cafè, prima di rientrare in hotel. Camminando per strada, ci hanno consegnato un depliant pubblicitario di uno spettacolo di Flamenco all'interno del Palau de la Musica Catalana, così una volta che ci siamo un attimo riposati, siamo andati a prenotare per lo spettacolo di sabato sera alle ore 19.00.
Ci siamo consessi ancora un bicchierone di caffè con caramello da Starbucks, vicino all'hotel, nonchè qualche acquisto in uno dei tanti negozi Desigual già incrociati in questi giorni, proprio all'angolo della nostra via, così siamo potuti tornare subito a posare il sacchetto in camera prima di andare a cena.
Ci era stato suggerito Can Culleretes, in Carrer Quintana, ma apre alle 21.00, così abbiamo proseguito per Carrer D'Avinyo, dove al n. 56 c'è Pitarra, altro locale segnalato. Anche questo apre non prima delle 20.00, così nel frattempo abbiamo fatto una passeggiata fino e lungo il molo, di fronte al Port Vell.
Siamo entrati nel ristorante praticamente per primi, a parte un gruppo numeroso in un'altra sala, ma ben presto si è riempito...essenzialmente di turisti. Abbiamo mangiato entrambi un'ottima paella, Marco di pesce, con il nero di seppia, mentre io di carne, abbastanza buona, molto abbondanti. Poi dolcino e quindi esausti siamo tornati pian piano verso l'hotel.

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