Barcellona

Dettagli generali del viaggio

Data partenza: 06/Mar/2013
Data rientro: 10/Mar/2013
Mezzo: Aereo
Soste: 1
Condizioni meteorologiche: Ottime
Costi totali: €1.248,00


Le foto più rappresentative



Tappe


Milano - Barcellona - 06/Mar/2013

Per festeggiare il 10° anniversario di matrimonio non ho voluto gioielli o quant'altro, ma ho preferito organizzare un piccolo viaggio in una città che da anni mi stava chiamando...Barcellona!
Sveglia all'alba, anzi prima, 4.15, per prendere il primo volo della easy jet, così da avere poi tutta la giornata a disposizione. Siamo arrivati però sotto una pioggia scrosciante. Abbiamo preso il treno della Renfe che ci ha condotto, in 25 min, sino a Passeg de Gracia. In teoria l'hotel sarebbe abbastanza vicino e raggiungibile a piedi, ma dato il mal tempo, siamo dovuti uscire dalla linea ferroviaria, comprare un ombrellino da una ragazza cinese, fare un centinaio di metri sotto il diluvio, riscendere nella linea della metro per fare ben 1 fermata, fino a Catalunya. La piazza è molto grande ed abbiamo impiegato un pò per orientarci, ma in pochi minuti siamo arrivati al Denit Hotel, perchè la via Estruc sbuca praticamente su Catalunya.
Dato che era ancora molto presto, la camera non era ancora pronta, così abbiamo chiesto di lasciare almeno i bagagli. Fuori pioveva ininterrottamente, così abbiamo temporeggiato un pò, studiando la cartina e pianificando i percorsi dei vari giorni. Nel frattempo sono riusciti a sistemarci la camera, così che ne abbiamo anche approfittato per schiacciare un pisolino e recuperare qualche ora di sonno, nella speranza che le previsioni del tempo venissero confermate e facesse capolino il sole.
Al nostro risveglio il cielo era ancora grigio e piovigginoso, così, per non perdere altro tempo, abbiamo pianificato delle visite al chiuso: primo su tutto, molto vicino all'hotel, il Palau de la Musica Catalana, con il suo incredibile lucernario centrale; probabilmente la luce del sole lo rende ancora più brillante e scenografico, ma già con quella artificiale si riesce comunque ad apprezzarne la vivacità e l'armonia. La sala da concerti può ospitare più di 2.000 persone!
Successivamente ci siamo spostati alla Catedral, tipica espressione di gotico catalano, per le sue linee semplici e per la severità della sua abside poligonale. Ciò che più mi ha colpito dell'interno è il coro a deambulatorio, nonchè il chiostro con le sue numerose ed eleganti oche bianche.
Avevamo poi pensato di andare alle case di Gaudì, ma la Casa Batlò è aperta solo al mattino, quindi abbiamo rimandato, concedendoci una sosta da Starbucks, con relativa connessione wifi.
Nel frattempo ha smesso di piovere, quindi siamo tornati alla Cattedrale per scattare qualche foto dell'esterno, nonchè per scoprirne i dintorni, dal Palau Reial Major (Palazzo Reale), che si affaccia sulla particolare Placa del Rei, uno dei luoghi più suggestivi della città, dove si mischiano insieme influenze di romanico, gotico e rinascimentale, con l'affascinante Mirador del Rei Martì, la torre del 1557 a cinque ordini di arcate, da cui si gode un panorama sulla città vecchia, ma era ancora troppo nuvoloso per salirci, oltre alle mie ginocchia che mi avrebbero certamente dato problemi, all'Ajuntament, il palazzo comunale e al Palau de la Generalitat, sede del governo.
Abbiamo proseguito fino alla Chiesa di Sant Felip Neri, del 1757, e all'Eglesia di Santa Maria del Pi, del X secolo, ma rifatta nel 1322.
La famosa Rambla percorre la città da Placa de Catalunya fino al mare, fino alla statua di Cristoforo Colombo, in Placa del Portal de la Pau. Mi immaginavo una strada antica, fatta con pietre e ciotoli, mentre al contrario è moderna, pedonale centralmente e molto larga e con le auto che sfrecciano ai lati.
Vi si affacciano il Mercato della Boqueria, con il suo caratteristico ingresso del 1870, dove si possono fare sfiziosi acquisti o fermarsi direttamente a mangiare qualcosa, e il Gran Teatre del Liceu, della metà dell'800.
Ci siamo fermati a cena al ristorante Egypte, di cui avevo letto in un diario di viaggio, dove abbiamo mangiato a base di tapas, ma non è stato eccezionale.
Esausti per la ricca giornata siamo tornati in hotel.

Barcellona - - 07/Mar/2013

La colazione non è inclusa nel prezzo fissato via internet, ma il costo è modico (6 euro a testa), quindi abbiamo scelto di sfruttarla.
Finalmente il sole brillava in alto del cielo, quindi ci siamo affrettati verso la tanto attesa Sagrada Familia, la strepitosa opera...quasi compiuta...di Gaudì, a cui lavorò, anche gratuitamente, fino alla sua morte.
Tutto è legato a simboli e numeri: 3 facciate (Natività, Passione e Morte, Gloria di Cristo), 3 porte principali (Fede, Speranza e Carità), 1 torrione centrale (Gesù Cristo), circondato da 4 torri (Evangelisti), altre 12 torri/pinnacoli sulla facciata della Natività (gli Apostoli), 1 torre absidale (la Vergine).
Avevo sentito giudizi contrastanti, ma a me è piaciuta molto!
Abbiamo dovuto stare in coda per più di mezz'ora, ma una volta entrati...sono rimasta senza parole, per l'altezza, per la quantità di colonne che la adornano, per le decorazioni.
Anche gli esterni non sono da meno, intarsi con soggetti che passano dai temi della Natività a quelli della Passione.
Peccato solo che ci siano ancora molte impalcature e lavori in corso.
Abbiamo quindi proseguito con la metropolitana fino alla stazione di Vallcarca e dopo meno di 500 mt abbiamo trovato sulla sinistra le scale mobili ed una ripida salita fino a Parc Guell, un'altra opera di Gaudì. Si giunge nella parte più alta del parco, più panoramica, ma poco...gaudiana...se si può dire così.
Occorre scendere di livello per scorgere la panchina - balaustra con lavorazioni a mosaico, nonchè le grotte con le rocce scolpite in forma di radici che ricordano un bosco, per arrivare all'ingresso vero e proprio con la scalinata nota per la scultura a mosaico di una salamandra, tempestata di colori.
Abbiamo camminato fino alla fermata della metropolitana Lesseps e da lì fino a Catalunya, dove abbiamo fatto sosta shopping all'Hard Rock Cafè, prima di rientrare in hotel. Camminando per strada, ci hanno consegnato un depliant pubblicitario di uno spettacolo di Flamenco all'interno del Palau de la Musica Catalana, così una volta che ci siamo un attimo riposati, siamo andati a prenotare per lo spettacolo di sabato sera alle ore 19.00.
Ci siamo consessi ancora un bicchierone di caffè con caramello da Starbucks, vicino all'hotel, nonchè qualche acquisto in uno dei tanti negozi Desigual già incrociati in questi giorni, proprio all'angolo della nostra via, così siamo potuti tornare subito a posare il sacchetto in camera prima di andare a cena.
Ci era stato suggerito Can Culleretes, in Carrer Quintana, ma apre alle 21.00, così abbiamo proseguito per Carrer D'Avinyo, dove al n. 56 c'è Pitarra, altro locale segnalato. Anche questo apre non prima delle 20.00, così nel frattempo abbiamo fatto una passeggiata fino e lungo il molo, di fronte al Port Vell.
Siamo entrati nel ristorante praticamente per primi, a parte un gruppo numeroso in un'altra sala, ma ben presto si è riempito...essenzialmente di turisti. Abbiamo mangiato entrambi un'ottima paella, Marco di pesce, con il nero di seppia, mentre io di carne, abbastanza buona, molto abbondanti. Poi dolcino e quindi esausti siamo tornati pian piano verso l'hotel.

Barcellona - - 08/Mar/2013

Anniversario dei 10 anni di matrimonio! Qualche giorno in questa bellissima città è stato proprio un bel modo per festeggiare!
Un'altra intensa giornata è iniziata con la visita della strepitosa ed originale Casa Batlò, ennesima opera del Gaudì, davvero carina e interessante, sebbene priva di arredamenti, ma l'armoniosità dell'architettura, con le sue forme ed i suoi colori la rendono davvero unica. Ogni dettaglio è stimolante e non sono riuscita a trattenermi dallo scattare tantissime fotografie, dalle rampe delle scale/vano ascensore con la luce che penetra dal lucernario, illuminando le colorate piastrelline di diverse tonalità di azzurro che decorano le pareti, alle vetrate tondeggianti e di forme particolari, arricchite da intarsi colorati, al terrazzo con i comignoli a mosaico, vivacemente colorati.
Data la vicinanza, siamo andati anche alla Casa Milà, o La Pedrera, dove, per me, l'unica parte interessante è risultata essere il tetto, con i suoi numerosi e sempre diversi comignoli, con forme stravaganti, ma dai colori questa volta uniformi, sulla tonalità del color sabbia e da cui si gode un bel panorama sulla città, tra cui la vista della Sagrada Familia.
Scendendo si trovano delle stanze arredate con lo stile dell'epoca di Gaudì, ma per me di poco stimolo, quindi ho percorso questa parte molto velocemente e senza interesse.
Tornando verso l'hotel ci siamo fermati su Passeig de Gracia per berci una birra fresca, mangiando qualche tapas.
Abbiamo recuperato le giacche, avendo l'intenzione di fermarci fuori fino a sera, e ci siamo diretti a Montjuic, il colle a ridosso del mare nella parte sud ovest della città, a cui si può accedere attraverso la ripida funicolare, arrivando al castello.
L'ingresso è gratuito e si gode un bel panorama sulla città, dal porto commerciale ai monumenti famosi.
Da qui ci siamo invece incamminati lungo la passeggiata pedonale in mezzo al verde, passando dallo stadio olimpico, inaugurato nel 1929, fino al Palau National, sede del Museu Nacional d'Art de Catalunya, da cui partono delle scalinate che scendono fino alla placa Carles Buigas, affiancate fortunatamente anche dalle scale mobili, e centralmente si innalzano, dalle 19.00 (in questa stagione), delle fragorose fontane a cascata, mentre nella piazza la grande fontana centrale si accende a ritmo di musica, creando scenografie ogni volta diverse e colorate. Uno spettacolo davvero bellissimo!
Anche l'Avinguda Maria Cristina, che conduce alla fermata della metropolitana di Placa de Espanya, dove un tempo si teneva la corrida, oggi sostituita da un centro commerciale, è percorsa lateralmente da fontane, che la rendono elegante e lussuosa.
A cena siamo riusciti ad andare da Canculleres, consigliatoci da un'amica, che apre esattamente alle 21 e non un minuto prima. Abbiamo dovuto quindi attendere tutti all'esterno, timorosi di non riuscire ad essere ammessi, ma il ristorante è grande e ci ha consentito di sederci tutti senza problemi.
La cucina è semplice, ma buona, loro sono molto rapidi e i prezzi sono ottimi.

Barcellona - - 09/Mar/2013

Dal nostro hotel siamo andati a piedi all'Arco di Trionfo, alto 30 m, in mattoni, risalente al 1888 e da lì al Parc de la Ciutadella, vasto giardino pubblico, con la bellissima fontana - cascata, alla cui realizzazione collaborò anche un giovanissimo Gaudì.
Sempre a piedi abbiamo proseguito fino a Barceloneta, la spiaggia di Barcellona, facendoci una passeggiata sullo splendido lungo mare.
La giornata era perfetta, cielo azzurro e sole caldo, ma un pò ventosa, quindi ho continuato a togliere e mettere la felpa, e molti erano distesi sulla spiaggia e qualche coraggioso ragazzino era anche in acqua.
A pranzo ci siamo fermati in uno dei localini in Pl. St. M. del Mar, per poi proseguire la nostra camminata fino alla statua di Colombo.
La nostra app contapassi del telefono ha calcolato circa 10 km percorsi!!
Mi sarebbe piaciuto anche salire fino a Tibidabo, dove si trova un bel parco cittadino, nonché un bel panorama sulla città, ma non essendoci tempo a sufficienza, ci siamo accontentati di andare a fotografare la caratteristica tranvia blu, antico tram a cremagliera che conduce al colle.
Siamo tornati a riposarci e cambiarci in hotel, così da essere pronti per le 19.00 ad assistere all'atteso spettacolo di Flamenco al Palazzo della Musica Catalana. Siamo riusciti ad essere attorniati da italiani, a litigare con dei francesi per i posti, ma anche a goderci una bellissima serata di musica e balli!
Dato che non è terminato tardi, siamo andati a cena in un altro ristorante consigliatoci, "Cera23", nell?omonima strada, particolare, sfizioso e molto buono.

Barcellona - Milano - 10/Mar/2013

Purtroppo la vacanza è giunta al termine e per il rientro ci è stato consigliato in hotel di prendere il bus che da Placa de la Catalunya conduce in mezz'ora all'aeroporto, traffico permettendo, acquistando il biglietto alla macchinetta della banchina.
Ci hanno imbarcato abbastanza puntuali ed io, ovviamente, ho dormito quasi subito, finchè non mi ha svegliato Marco, ma non per dirmi che eravamo arrivati, anzi, al contrario, per avvisarmi che dovevamo scendere, per via di un guasto.
L'attesa in aeroporto è stata posticipata di ora in ora...fino ad arrivare a ben 5 ore di ritardo! Nel frattempo ci hanno distribuito dei buoni per il pranzo, come indennizzo.
Fortunatamente avevo scelto una partenza al mattino, pensando di avere tempo sufficiente sia per sistemarci che per andare poi alla partita di basket di Marco e che l'imprevisto ci ha invece compresso, portandoci un epilogo di vacanza un pò turbolento e faticoso e quasi annullando l'effetto benefico procurato dalle emozioni regalataci da una vivace e colorata Barcellona.