Florida

Dettagli generali del viaggio

Data partenza: 28/Dec/2012
Data rientro: 06/Jan/2013
Soste: 7
Costi totali: €4.073,00


Le foto più rappresentative



Tappe

Tappa Data KM Sosta Da vedere
Miami 28/Dec/12 0 Dorchester Hotel&Suites - Miami Miami, Lincoln Road Mall
Miami 29/Dec/12 0 Dorchester Hotel&Suites - Miami Espanola Way, Ocean Drive, Casa di Versace, Downtown Miami, Bayside Marketplace, Little Havana
Miami - Key West 30/Dec/12 280 Days Inn Key West - Key West Key West, Southernmost Point, Mallory Square
Key West - Shark Valley - Sarasota 31/Dec/12 584 Holiday Inn Express & Suite - Sarasota Everglades, Sharke Valley, Sarasota
Sarasota - Orlando 01/Jan/13 288 Radisson Hotel Orlando - Orlando Siesta Key, Orlando
Orlando 02/Jan/13 0 Radisson Hotel Orlando - Orlando Magic Kingdom
Orlando - Cocoa Beach 03/Jan/13 506 Holiday Inn Express & Suites - Cocoa Beach Island of Adventure
Cocoa Beach - Kennedy Space Center - Fort Louderdale 04/Jan/13 368 Ocean Sky Hotel & Resort - Fort Louderadale Cape Canaveral, Kennedy Space Center, Fort Lauderdale
Fort Louderdale - Miami 05/Jan/13 66 Ocean Sky Hotel & Resort - Fort Louderadale -

Miami - 28/Dec/2012

Come in un cinepanettone di Boldi e De Sica?.siamo partiti per festeggiare il capodanno a Miami!
In realtà a Capodanno saremo già sulla costa del Messico?ma ci siamo capiti?.
Dopo le nostre?non so neppure quante, ore di volo, siamo atterrati all?aeroporto di Miami, Florida.
Abbiamo impiegato più di un?ora per poter effettuare il controllo passaporti e ritirare i bagagli.
Dallo studio dell?ultimo momento, avevo visto che dovevamo prendere il bus 150, che conduce proprio a Miami Beach, sulla Collins Ave, dove abbiamo l?hotel, all?altezza della 18° strada. Il Dorchester Hotel è al 1850, quindi esattamente tra la 18° e la 19°. Pensavo la fermata fosse subito all?uscita dell?aeroporto, mentre bisogna prendere un trenino, gratuito, che conduce ad un altro edificio, fino a Central Station, da cui partono diversi mezzi di trasporto, tra cui il bus di nostro interesse.
Una volta giunti in hotel, siamo un po? rimasti delusi della camera che ci hanno assegnato, proprio accanto alla piscina, ma sul passaggio. In realtà è risultata poi essere molto silenziosa, quindi non abbiamo avuto problemi. Abbiamo lasciato solo i bagagli e siamo subito usciti, per andare alla scoperta della città. L?idea era di andare a Little Havana, dato che l?ultimo venerdi sera del mese pare animarsi festosamente, per i Viernes Culturales, i venerdi culturali, con musica e gallerie d'arte parte fino a tardi, ma dal nostro hotel non è proprio comodo e noi abbiamo realizzato di essere molto stanchi, quindi ci siamo lanciati nella zona più mondana e pedonale di Lincoln Road Mall, raggiungibile a piedi.
Si superano squallide vetrine di enormi negozi di abbigliamento economico, con manichini femminili taglia 6 di reggiseno e look molto succinti, vari pub e ristoranti, di cui diversi italiani, per arrivare ad un interessante negozio Desigual, dove non ho potuto fare a meno di entrare per sbirciare i famosi saldi americani. Ovviamente non mi sono astenuta, così, subito la prima sera!
Ci siamo fermati per cena in un pub, dove, sebbene avessero diversi tavoli liberi, ci hanno fatto accomodare al bar, così da iniziare a bere e, nel nostro caso, stuzzicare qualcosa, per poi farci sedere al tavolo dopo più di mezz?ora. Non potevamo cominciare che da un super hamburger, molto goloso e di dimensioni notevoli!

Nome: Dorchester Hotel&Suites
Indirizzo: 1850 Collins Avenue - South Beach
Città: Miami
Tipo Sosta: Hotel
Costo: ? 342

Miami - 29/Dec/2012

Usciti dall?hotel abbiamo subito puntato verso il mare, che si trova nell?esatta parallela, e camminato sulla sabbia fino all?inizio della Ocean Drive.
Abbiamo proseguito per Espanola Way, dove abbiamo fatto colazione proprio sull?angolo, in un ristorante messicano, OH Mexico Restaurant. Io mi sono ambientata subito con una colazione americana, in realtà inglese, con uova, salsiccia e bacon, mentre Marco ha assaggiato quella piccante messicana.
L?imbocco di Espanola Way sembra molto carino, ma, mentre ci si inoltra, perde ogni tipo di addobbo e di insegna colorata. Magari si anima la sera?
Siamo tornati sulla famosa Ocean Drive, per percorrerla tutta, con una piccola deviazione sul lungo mare per fotografare le torrette dei baywatch!
Altra sosta turistica obbligata è alla Casa di Versace, oggi lussuoso resort.
Nel mio immaginario, credevo fosse un po? come la 5° strada di New York, piena di negozi eleganti e vetrine sfavillanti, mentre in realtà è un susseguirsi di hotel, in stile Art Decò (direi retrò), con i loro ristoranti/locali sul marciapiede e delle simpatiche signorine che stressano i passanti invitandoli a fermarsi.
Il mare non si vede, benchè vicino, perché nascosto da una lunga linea di dune.
All?altezza della 5° abbiamo preso un bus che ci ha portati a Downtown Miami. Siamo scesi all?incrocio con l?Adrienne Arsht Center for the Performing Arts, edificio progettato dall?architetto delle Petronas Towers di Kuala Lumpur e composto da due strutture separate, l?Opera House e la Concert Hall. La Lonely Planet segna questo edificio con TOP. In realtà dall'assenza di anima viva, se non noi, mi è sorto qualche dubbio...
Siamo passati davanti all?American Airlines Arena, dove giocano i Miami Heat, la squadra di basket dell?NBA e dove purtroppo non riusciremo ad entrare, perché le partite cadono in altri giorni, rispetto alla nostra permanenza. (Ci sarebbe stata la partita Orlando - Miami il 31/12, ma ho controllato le date dopo aver pianificato il tour...peccato!)
Accanto si vede passare il Metromover, la monorotaia elettrica sopraelevata gratuita che consente di gustare il centro di Miami dall?alto.
Sosta obbligata al Bayside Marketplace, un grande centro commerciale, al cui interno si trova anche la spaziale struttura dell?Hard Rock Cafè. Primo negozio, anzi, serie di negozi che si incontra è Victoria Secret ed ovviamente non ho potuto trattenermi. Non mancano anche i negozi sportivi e di marche europee come la Lacoste. Tappa da Starbucks per apprezzare, io, il bicchierone di caffè al caramello, che delizia!
Da qui partono anche i battelli che consentono una bella vista dello skyline di downtown Miami con i suoi grattacieli, il porto di Miami, Fisher Island e la rotta dei Milionari, dove ci sono le ville di personaggi ricchi e famosi, come Julio Iglesias e Ivana Trump.
Con il Metromover ci siamo avvicinati a Calle Ocho, la Little Havana, ma abbiamo scoperto troppo tardi che si tratta di una via molto lunga e la parte interessante è all?altezza della SW 12th Ave.
Quando siamo arrivati era ormai buio. Sinceramente ci è sembrata solo una zona periferica e di nessun interesse e di nessuna somiglianza con l?Havana, se non forse per i residenti.
Abbiamo acquistato un sigaro da fumare durante la vacanza e poi siamo tornati in hotel per rigenerarci un attimo e andare a cena sulla Ocean Drive.
Se ieri quando siamo arrivati l?umidità era alta e faceva quasi caldo, questa sera si è alzata una leggera brezza che ha portato, al contrario, aria fredda, quindi io con il mio look estivo avevo abbastanza freddino!
Ci siamo fermati in uno dei locali più affollati e centrali, dove abbiamo mangiato bene. Marco ha puntato al pesce ed è stato abbastanza spennato: un primo circa 70 dollari?.ma siamo su Ocean Drive!
Sinceramente per essere sabato sera mi aspettavo più gente e più movimento?.

Miami - Key West - 30/Dec/2012

Sveglia di buon ora, per essere alle 9 al negozio Alamo a ritirare la macchina. Cielo azzurro limpido, ma aria frizzante.
La prima auto che ci hanno assegnato aveva il bagagliaio che non stava aperto ed è arrivato in testa a Marco, mentre ha iniziato a caricare i bagagli. Prontamente ce l'hanno cambiata, dandoci una Chevrolet Impala, carina e spaziosa. Prima di andare via ci siamo accorti che quella difettosa da noi scartata è stata consegnata ad altri, probabilmente italiani.
Abbiamo puntato il navigatore, portato dall'Italia, imprestato da una collega con già le mappe della Florida, su Key West e, sebbene i km da percorrere non siano molti, l?ora di arrivo indicava dopo le 15.00.
Uscendo dalla grande città, con i suoi palazzi e con i suoi grattacieli, sono rimasta sorpresa, colpita e forse un pò delusa, nel vedere, di contrasto, case ad un piano e anche di bassa qualità, trasformando un po? quello che era il mio immaginario della grande e potente America.
Ci siamo fermati in un supermercato, sia per la curiosità di avere riscontro della fama che si portano dietro, data dalle confezioni famiglia giganti di qualsiasi cosa, sia per fare qualche acquisto in termini di schifezze, frutta e bevande per il tour. Non ho trovato purtroppo le taglie XL dei vari prodotti, ma abbiamo notato qualche frutta strana, tipo la foglia di aloe o meloni particolari, o le confezioni monodose di frutta e verdura, eccezionale.
Le Keys sono un insieme di isole collegate tra loro da ponti, fino ad arrivare alla più famosa, Key West.
Lungo il tragitto ci siamo fermati a scattare qualche foto al panorama, iniziando ad assaporare le tonalità azzurre del mare, che si alternano ai cespugli ed ai grovigli di mangrovie.
Abbiamo fatto sosta al Turtle Hospital, sperando di poter fare una visita del centro e vedere le tenere creature, ma era tutto pieno.
Un po? dispiaciuti, siamo ripartiti per la nostra meta.
Trattandosi di una strada ad unica corsia per lato, la velocità è molto limitata. Abbiamo anche trovato un incidente, che ci ha bloccati per oltre mezz?ora e siamo giunti al nostro hotel o forse dovrei chiamarlo motel, verso le 16.00. Abbiamo scoperto poi trattarsi di una catena, Days Inn. Sembra uno dei motel che fanno vedere nei film, con accesso diretto alle camere a pian terreno e al primo piano.
Incluso nel costosissimo prezzo, avevamo anche la navetta per il centro, di cui abbiamo subito approfittato, dopo aver preso possesso della camera.
Ho scartato a priori la visita della casa di Hamingway, sia perché il tempo a nostra disposizione era poco, sia perché?diciamolo?non mi interessava molto.
Siamo stati prima al punto più fotografato di Key West, Southernmost Point, la ?boa? rossa e nera che rappresenta il punto più a sud della Florida e quello più vicino a Cuba, 90 miglia, e poi siamo corsi a Mallory Square, da cui è determinante ammirare il tramonto. Il Southernmost era affollato e preso da assalto dai turisti. C?era la coda per essere fotografati accanto a questo "simbolo" di cemento colorato. Io ho trovato uno spazio sul muretto di fronte, ho atteso l?istante di cambio turista e scattato la mia foto.
A quel punto siamo corsi a Mallory Square, perché il sole stava per tramontare. Qui a Key West le case, di massimo due piani, sono tutte molto carine e ben curate, o almeno la maggior parte, ed alcune avevano gli addobbi natalizi. Abbiamo riconosciuto il punto giusto?dalla folla. Ho cercato anche qui di trovare un posticino, magari sopra la testa di qualche bambino o adulto basso, per scattare qualche foto al tramonto. Purtroppo ci si è messa di mezzo qualche nuvola ad impedire il tramonto in mare, che avrebbe reso il colore del cielo ancor più rosso.
Subito dopo diversi artisti di strada hanno iniziato il loro show per intrattenere i turisti e guadagnare qualche dollaro. Qui vicino c?è un Hard Rock Cafè, ma evitiamo la sosta, avendo ad attenderci anche quello di Orlando. Ci siamo fermati a cena in uno dei tanti ristoranti del centro. Marco ha continuato (da Ocean Drive) a pasteggiare a Mojito ed abbiamo ordinato hamburger, io di carne, Marco di pesce, molto buoni. (in quello di Marco in realtà devono aver dimenticato le patatine?ma le mie erano troppe, così le ho condivise!)
Avevo letto che a Key West producono un dolce tipico, una torta al Lime, quindi ne abbiamo acquistata una fetta che mangeremo domani a colazione. Siamo andati al punto di raccolta della navetta e tornati, esausti, in hotel.

Nome: Days Inn Key West
Indirizzo: 3852 North Roosevelt Boulevard
Città: Key West
Tipo Sosta: Hotel
Costo: ? 249

Key West - Sarasota - 31/Dec/2012

Avendo fatto ieri la spesa con dolcetti vari ed avendo in camera la macchina per il caffè americano, ne abbiamo approfittato per fare colazione, assaggiando anche la torta lime acquistata ieri sera, ma il sapore ci è sembrato abbastanza acido, facendoci venire dei dubbi sulla freschezza del prodotto, quindi l'abbiamo buttata.
Dal cielo splendido di ieri, siamo passati purtroppo alle nuvole. Sebbene sarebbe stato bello avere un pò più tempo, magari per fare un giro in barca al largo delle Keys, ma siamo dovuti partire per le Everglades.
Mi era stato sconsigliato di fare il giro sull'Airboat, le imbarcazioni dal fondo piatto che si muovono in acqua sotto la spinta di un'elica a motore, perchè troppo rumoroso e non permette di godere della natura circostante ed al contrario noleggiare una bicicletta. In realtà, la curiosità di viaggiare sull'airboat è stata troppo forte, accentuata anche dalle scene girate in questa zona dei telefilm di CSI Miami o Miami Vice, che stanno facendo rivedere proprio in questo periodo. La Lonely Planet consiglia l'operatore Cooperstown, tra l'altro il primo arrivando dalle Keys, e ci siamo fermati. Leggendo la guida, sembravano esserci problemi con le zanzare, ma quando ci siamo informati alla cassa se avremmo dovuto passare dal pantalone corto a quello lungo ci è stato risposto che non ci sono in questo periodo.
I barconi su cui ci hanno fatto salire sono da 40 posti circa e ci hanno fornito del cotone da mettere nelle orecchie per attenuare il rumore dell'elica. (Pagando forse di più credo ci sia la possibilità di avere un tour privato sugli airboat più piccoli)
La partenza avviene lenta, lungo un canale, circondato a destra e sinistra da piante immerse nell'acqua, poi si accelera, il rumore dell'elica si fa forte, si esce dal percorso tracciato e si inizia a navigare nel "mare d'erba", così come vengono definite le everglades ed è molto emozionante, perchè davanti e attorno a noi sembra esserci solo erba, immersa in acqua, e l'airboat vi plana sopra. Nell'ultimo tratto si torna nel canale tracciato ed abbiamo avvistato qualche alligatore lungo in nostro percorso. Una volti scesi dalla barca ce ne hanno anche fatto prendere in mano uno piccolo...freddino, ma non viscido.
L'esperienza mi è molto piaciuta, ma non mi sono accontentata. Non molto oltre c'è l'ingresso per la Sharke Valley, un parco nazionale dominato da cipressi bianchi con il muschio sui rami, uccelli di vario genere, come l'airone azzurro, e tantissimi alligatori. Si può girare o in bicicletta o con una comoda navetta con tanto di guida. Dati i miei problemi di tendinite alle ginocchia, ho preferito optare per la seconda. Siamo stati anche molto fortunati perchè stava proprio partendo il tour al nostro arrivo. La guida ci ha spiegato la natura circostante, più simile ad una prateria rispetto alla palude dell'airboat, mentre la navetta, aperta su entrambi i lati, procedeva lentamente, così da potersi fermare immediatamente allo scorgere di un uccello particolare o di un alligatore. Il giro dura due ore, ma dato che il percorso è ad anello, non ci si annoia, anche perchè ci si diverte a cercare di avvistare gli alligatori, alcuni anche comodamente distesi a bordo strada.
Siamo ripartiti per Sarasota alle 17 con previsione di arrivo alle 19. Leggendo sulla prenotazione dell'hotel fatta tramite booking.com, c'era scritto che arrivando oltre l'orario di chiusura della reception, che non era indicato, era preferibile avvisare e così, per scrupolo, l'ho fatto. In realtà è risultato non esserci la nostra prenotazione!! Abbiamo contattato Booking, a cui invece la prenotazione risultava confermata. Hanno chiamato loro l'hotel e chiesto di verificare. Insomma due ore sono trascorse e noi siamo arrivati nel frattempo a Sarasota, la sera di capodanno! All'uscita dell'interstatale c'è l'Holiday Inn Express, così ci siamo fermati a chiedere la disponibilità della camera. Proprio in quel momento ha richiamato Booking per comunicarci che ci avevano riservato una camera all'Hilton Hotel, vicino all'aeroporto, alle medesime condizioni della prenotazione saltata. Data la nostra stanchezza, abbiamo comunque preferito verificare se l'Holiday Inn avesse posto e ci hanno confermato al medesimo prezzo, quindi...perchè andare oltre? Tra l'altro la camera è molto bella e la colazione è inclusa!
Breve riposo e poi siamo subito usciti alla scoperta di Sarasota, per capire come aveva intenzione, questa cittadina, di festeggiare il capodanno. Siamo riusciti a parcheggiare quasi in centro, vicino a Main Street, dove hanno allestito un piccolo luna park. Percorrendo le animate vie abbiamo trovato anche tre diversi palchi con intrattenimenti musicali. Siamo riusciti a cenare in un ristorante spagnolo, pasteggiando a sangria, dopo essere venuti via innervositi da un altro posto che ti invita ad attendere 45 minuti, quanto ha tantissimi tavoli vuoti. Al termine della cena abbiamo valutato se aspettare la mezza notte in piazza per assistere all'emozionate discesa dell'ananas (per ribattere alla mela di New York) o tornare in camera ed ha vinto il: siamo stanchi, in Italia la mezza notte è già scoccata da diverse ore, domani mattina ci attende la spiaggia!

Nome: Holiday Inn Express & Suite
Indirizzo: 5730 Gantt Road
Città: Sarasota
Tipo Sosta: Hotel
Costo: ? 93

Sarasota - Orlando - 01/Jan/2013

Abbondante colazione in hotel e poi mattinata di relax a Siesta Key, per ammirare la splendida spiaggia bianca che sembra borotalco. C'è un enorme parcheggio gratuito all'incrocio tra Beach Rd e Beach Way e anche la spiaggia è libera. Quando siamo arrivati era ancora resto, quindi c'era poca gente e ne abbiamo approfittato per fare una passeggiata lungo mare, pucciando i piedi nell'acqua gelida, scattando foto alle colorate torrette dei guardaspiaggia, nonchè rimirandone, almeno io, le bellezze maschili affacciate a controllare il mare, ai numerosi gabbiani che zampettavano sulla sabbia fresca e ai pellicani che si tuffavano a picco nell'acqua per pescare.
Ci siamo anche sdraiati un'oretta a prendere il sole e a rilassarci, ai piedi della torretta con il guardaspiaggia più carino...
Nel frattempo la spiaggia ha iniziato a popolarsi di famiglie con i loro ombrelloni colorati e le loro seggioline, tanto da non esserci più quasi spazio libero di sabbia.
Tempo un'oretta ed abbiamo iniziato, data la nostra passione per la vita da spiaggia, ad annoiarci ed abbiamo preferito partire per Orlando. E sicuramente è stato meglio così, perchè sono bastate poco più di due ore a renderci paonazzi. Il parcheggio nel frattempo si è riempito e con la nostra partenza abbiamo fatto felice qualcuno...
L'hotel Radisson è molto bello, con piscina, ma l'acqua era purtroppo fredda e non ne abbiamo potuto approfittare. Abbiamo acquistato alla reception i biglietti per uno dei quattro parchi della Disney, Magic Kingdom, il simbolo della Walt Disney, da cui deriva EuroDisney di Parigi, e poi siamo andati alla ricerca dell'Hard Rock Cafè, trovandolo nell'area degli Universal Studios, così abbiamo evitato di metterci a cercare parcheggio, avendo da tornarci tra un paio di giorni. Per allinearci allo stile di vita americano, siamo andati a cena da Mc Donald, e che Mc Donald, il più grande al mondo... Abbiamo notato però che, al contrario di tutti gli altri da noi frequentati, generalmente uniformati nello stile, qui hanno rotto lo standard, anche nella metodologia di servizio: prima c'è una cassa in cui ti limiti ad ordinare, poi quando arrivi al bancone paghi e ritiri subito...mah! Non siamo rimasti convinti dell'efficienza....

Nome: Radisson Hotel Orlando
Indirizzo: 8444 International Drive
Città: Orlando
Tipo Sosta: Hotel
Costo: ? 208

Orlando - 02/Jan/2013

Sveglia molto presto, per essere alle 8 al Magic Kingdom, orario di apertura e saluto di benvenuto dei personaggi della Disney. Purtroppo il saluto ce lo siamo perso, ma siamo saliti sulle prime attrazioni completamente soli. Man mano si è riempito sempre più, fino a dover attendere più di un'ora per accedere ad una giostra. Il parco è principalmente per bambini, come tipologie di attrazioni, ma la prima volta sicuramente si può divertire anche un adulto, anche solo per ammirare i dettagli e la cura dei diversi ambienti, dai Pirati dei Caraibi, alla crociera nella giungla, alle Splash Mountain, agli addobbi colorati e natalizi (in questo periodo dell'anno) delle strade di accesso con i negozi pieni di tentazioni ed è divertente vedere negli occhi dei bambini le diverse emozioni, dalla goia alla paura, che può essere data da un minaccioso coccodrillo o da uno svolazzante pipistrello. L'attrazione più adatta ad un adulto è Tomorroland, montagne russe nello spazio buio e profondo.
Se si è già stati ad Euro Disney...è praticamente identico, quindi si perde l'effetto sorpresa. All'imbrunire però, quando si iniziano ad accendere tutte le luci, l'atmosfera cambia. Il castello di Cenerentola diventa da sogno, tanto che continueresti a scattargli fotografie, davvero emozionante.
Siamo usciti verso le 20, senza aspettare la sfilata delle 21 o quella di mezza notte, anche perchè domani ci attende il parco della Universal. Ci siamo fermati a cena di Pizza Hut, per non farci mancare proprio nulla, e dalla gola abbiamo esagerato con le ordinazioni, avanzandone poi gran parte, ma anche perchè invece di accontentarmi di una pizza semplice, ho voluto assaggiare quella con sopra la carne...pessima! In compenso si può avere la crosta della pizza ripiena di formaggio....spettacolo, ma poi non sei più interessato al resto!

Orlando - Cocoa Beach - 03/Jan/2013

In hotel abbiamo acquistato i voucher da commutare in biglietto una volta arrivati alle casse della Universal Studios, ma si deve fare la coda normale, quindi abbiamo solo perso tempo inutilmente in hotel. Mentre la Disney ha 4 parchi a tema (Magic Kingdom, Epcot, Animal Kingdom, Hollywood Studios), la Universal ne ha solo due (Island of Adventure e Universal Studios). Island of Adventure è sicuramente più adatto agli adulti, perchè più dinamico e adrenalinico. Anche qui ci sono i personaggi dei cartoni, ma si passa ai Simpson, a Spider Man, a Shrek, all'incredibile Hulk, per non parlare dell'attrazione del momento, Harry Potter!
Avevo letto di affrettarci ad iniziare proprio da quest'ultima per evitare le code e poi...strada facendo....ci siamo distratti con altre attrazioni minori, che ci hanno fatto perdere una quarantina di minuti e poi si sono aggiunti, a complicarci la vita, anche gli addetti del parco, che quasi come per scherzo, cambiavano i cartelli indicanti l'accesso a Hogsmeade e quindi al castello di Hogwarts e quando siamo arrivati il tempo di coda era di 2 ore!!! Per fortuna hanno creato un serpentone infinitamente lungo, quindi non si sta mai fermi...ma non si arriva comunque mai!
L'attrazione è un mix di 3D, effetti speciali e montagne russe: sembra di volare con Harry Potter su una scopa in una partita di quidditch, essere assaliti dai dissennatori, sfuggire all'attacco di un drago, davvero divertente e sicuramente vale l'attesa. Abbiamo poi assaggiato la burrobirra venduta nel villaggio, che di birra non ha nulla, anzi è fin troppo dolce; per fortuna ne abbiamo presa una in due, nel bicchiere però da portare a casa come souvenir.
Siamo poi passati alle attrazioni d'acqua, le mie preferite, Jurassic Park River Adventure e Dudley Do - Right's Ripsaw Fall, dopo aver acquistato le mantelle, anche perchè la giornata non era particolarmente calda ed il rimanere troppo bagnati non credo avrebbe molto giovato alla salute.
Altre due ore di coda per un'altra attrazione divertente, Amazing Adventures of Spider Man, anche questa realizzata con tecnologia 3D ed effetti speciali, in cui in cattivi girano liberi per la città e ti inseguono, ma a salvarti ci sono i super eroi!
Marco ha poi concluso la giornata con le spericolate montagne russe dell'incredibile Hulk.
Siamo tornati in hotel a recuperare i bagagli e, scroccando ancora la connessione wifi, abbiamo prenotato tramite booking, una camera all'Holiday Inn Express di Cocoa Beach, vicino a Cape Canaveral, a solo un'ora di distanza.

Nome: Holiday Inn Express & Suites
Indirizzo: 5575 N. Atlantic Avenue
Città: Cocoa Beach
Tipo Sosta: Hotel
Costo: ? 85

Cocoa Beach - Fort Louderdale - 04/Jan/2013

Ricca colazione in hotel e, con una giornata grigia e piovosa, ci siamo indirizzati verso Cape Canaveral, anzi, più precisamente verso il Kennedy Space Center, base spaziale dove, fino al 2011, venivamo costruite le navicelle spaziali e razzi e gli astronauti partivano per le loro missioni nello spazio. Oggi è stato trasformato in museo.
Attira subito lo sguardo il Rocket Garden, con la riproduzione di alcuni razzi delle missioni spaziali.
Si sperimenta la Shuttle Launch Experience, messa a punto con la consulenza di piloti ed esperti della NASA, che fa vivere l'emozione di un lancio nello spazio, shakerandoti in ogni direzione e facendoti stare per qualche minuto a testa in giù, carina.
Incluso nel prezzo, c'è un giro di due ore a bordo di una navetta con sosta alla torretta di osservazione da cui sarebbe possibile, con una bella giornata, vedere le due piattaforme di lancio, ed un'altra all'Apollo/Saturn V Center dove si assiste all'emozionante spettacolo multimediale dei decolli.
Siamo partiti poi per la nostra ultima sosta, Fort Lauderdale. Lungo il tragitto abbiamo fatto una piccola deviazione per Palm Beach, così da percorrere, in auto, Ocean Boulevard, dove ci sono le ville dei vips, ma la maggior parte sono circondate da alberi e si riesce a vedere poco. Abbiamo proseguito verso la nostra meta, avendo però come obiettivo il 6° centro commerciale più grande d'America, Sawgrass Mills Mall. In due ore purtroppo siamo riusciti a girare solo una piccola parte della struttura, ma abbiamo comunque avuto sufficiente tempo per fare diversi acquisti, da Victoria Secret alla Nike...
L'hotel, Ocean Sky Hotel & Resort, ho scoperto essere situato sul mare, con una hall molto lussuosa e camere carine, che non so perchè ma non mi aspettavo. Peccato non avere tempo per godercelo.

Nome: Ocean Sky Hotel & Resort
Indirizzo: 4060 Galt Ocean Drive
Città: Fort Louderadale
Tipo Sosta: Hotel
Costo: ? 135

Fort Louderdale - Miami - 05/Jan/2013

Cielo nuvoloso dalla nostra camera con vista laterale sul mare, che peccato.
Abbiamo lasciato l'hotel, per avvicinarci al centro e scoprire questa Venezia americana. Lungo la via principale, E Las Olas Blvd, stavano allestendo delle bancarelle, principalmente d'arte, dai dipinti, all'artigianato. Nel passeggiare ho trovato un negozio che vendeva, con super saldi, vestiti di Desigual. Potevo trattenermi dal curiosare? Quello no, ma non mi sono trattenuta anche dall'acquistare. Per fortuna avevamo ascoltato il consiglio di amici di portarci una valigia in più, così da poter dare libero sfogo agli sfizi!
Se la giornata fosse stata bella, avremmo potuto trovare il tempo per un tour dei canali, ma è anche iniziato a piovere, quindi ci siamo rifugiati in un locale per la colazione e poi siamo partiti verso Miami.
Lungo la strada è ovviamente uscito il sole, quasi a prenderci in giro, ma ci siamo comunque goduti la vacanza ed essere arrivati con un pò di anticipo in aeroporto non ci è pesato.
Un altro capitolo si chiude....ma molto presto scoverò una nuova destinazione da esplorare!