Cancale - Saint Malo - Cap Frehel - 12/Aug/2009 «»


Dopo colazione abbiamo pensato di tornare a controllare se la marea si era abbassata, e quindi scoprire l?attività frenetica sui banchi delle ostriche, ma non era cambiato molto dalla sera precedente, quindi siamo partiti per St. Malo.
Abbiamo parcheggiato in zona Decouverte, su una strada laterale, mentre, ben segnalato, c?è un enorme parcheggio in cui si può lasciare il camper, ma c?è un?unica tariffa, che comprende il pernottamento, di 7 ?. Dovendoci fermare solo un paio d?ore, abbiamo evitato di entrare.
Appena fuori fa sosta una navetta che ogni 15 min circa porta in centro, gratuita, dalle 9 alle 24, molto comoda.
La cittadina è tutta circondata da mura, percorribili a piedi. Sotto invece affollano i ristorantini ed i negozietti.
Abbiamo percorso poi pochi chilometri per fermarci sul ponte che collega St. Malo a Dinard, dove si trova una centrale elettrica che sfrutta le maree.
Ci sono le chiuse, che abbiamo visto aprirsi per far passare le barche ed un piccolo museo, ma poco significativo, perché il video con la storia non funzionava ed alcuni computer, che dovrebbero aiutare la comprensione, erano guasti ?
A Dinard abbiamo trovato parcheggio in Av. Edouard VII e siamo scesi sino alla passeggiata del Chiaro di Luna, che conduce prima a Pointe du Mouline e successivamente a La Plage de l?Ecluse.
Nel frattempo è uscito il sole ed una volta arrivati alla spiaggia molti erano in acqua ed io, con la mia maglietta a manica lunga, accaldata, ho provato molta invidia. Per compensare ci siamo mangiati un gelato.
Dinan, cittadina medioevale, è veramente carina.
Abbiamo trovato parcheggio in una traversa di R. Waldech Rousseau, vicino ad un parcheggio coperto di 300 posti.
In un attimo si è in Pl St. Sauveur, dove c?è la basilica con davanti un mercatino dell?antiquariato, che si tiene tutti i mercoledi nei mesi estivi.
Siamo saliti sulla Torre dell?Orologio (3 ?), abbiamo fatto shopping in un negozio che vende lino bianco, regalandoci entrambi una camicia, imboccato stradine strette con case a graticcio ed arrivando, in particolare, in Pl. des Merciers e Pl. des Cordeliers.
Infine siamo scesi al porto vecchio, percorrendo le ripide R. du Jerzual, ancora dentro le mura cittadine, e Rue du Petit Fort, subito fuori.
Sono entrambe strette, con case a graticcio, negozietti di artisti, ristoranti, fiori colorati appesi ai davanzali, molto caratteristico.
Faticosa, al ritorno, è stata la salita, ma ci sono scappati ancora diversi scatti fotografici.
Erano le 17.30 e ci mancavano ancora Fort La Latte e Cap Frehel, dove, in entrambi i posti, sembrava possibile pernottare nel parcheggio, in particolare, nel secondo caso, a 100 mt dal faro.
Il tragitto da percorrere era di circa 1 ora e rischiavamo di trovare Fort La Latte chiuso, in più il cielo si stava coprendo, così abbiamo preferito dirigerci direttamente a Cap Frehel.
Nel parcheggio, a pagamento, ci è stato detto che non è possibile pernottare, così ci siamo spostati lungo la strada, dove c?erano tantissimi altri camper e siamo andati al faro, all?andata percorrendo i sentieri in mezzo alla vegetazione, colorata da tanti cespugli di erica rosa, che davano uno straordinario effetto al paesaggio, mentre al ritorno abbiamo attraversato parte del parcheggio e proseguito poi lungo la strada statale.
Il faro si trova in cima ad un promontorio con un bel panorama sia a sinistra che a destra, da cui si scorge Fort La Latte.
Siamo tornati al camper che erano le 19.30 passate, quasi affamati. Attorno a noi non c?era quasi più nessuno. Non molto distante abbiamo trovato fortunatamente l?ingresso del campeggio municipale e ?vi ci siamo fiondati, un po? esausti.

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