Arromanches - Gatteville - 08/Aug/2009 «»


Quando ci siamo svegliati questa mattina, la temperatura esterna era di 14 °C!!
Siamo andati al Museo dello sbarco, in centro ad Arromanches, a ridosso della spiaggia e siamo stati fortunati, in quanto sono arrivati in quel mentre due pullman di italiani, quindi i due video che normalmente mostrano, in due diverse sale, quello che è accaduto nel 1944 erano in italiano.
La presentazione, ed anche il museo stesso, si focalizzano su Arromanches e non in generale sullo sbarco, se non marginalmente.
Qui è stato costruito un porto con 146 blocchi di cemento portati dall?Inghilerra e depositati sul fondo del mare, ai quali erano fissati ponti galleggianti, così da poter scaricare uomini, veicoli e rifornimenti.
Gli inglesi hanno iniziato a predisporre il tutto un anno prima in patria. Impressionante.
Da qui siamo partiti alla volta di Beny sur Mer, dove si trova il cimitero militare canadese.
Successivamente ci siamo spostati a Bayeux.
Abbiamo trovato parcheggio in Av. Georges Clemenceau e siamo arrivati al Musee de la Tapisserie, costeggiando il fiume Aure, con begli scorci ed un paio di mulini ad acqua ancora funzionanti, per ammirare il famoso arazzo, lungo 70 metri. Compreso nel prezzo c?è l?ascolto dell?audio guida, che racconta la storia di Guglielmo il Conquistatore in 58 scene.
Siamo andati poi all?enorme, emozionante ed impressionante cimitero militare americano a Colleville, dove sono sepolti 9387 soldati. Il prato verde all?inglese è fitto di croci bianche disposte lungo linee precise, immagine che lascia ammutoliti e commossi.
Infine ci siamo spostati a La Combe, per entrare anche nel cimitero militare tedesco, più sobrio, ma non meno emozionante. Qui ci sono 21.000 tombe!!!
Sul prato all?inglese spuntano delle piccole placche marroni. Per ciascuna ci sono da uno a tre caduti. Sono raggruppate vicino a delle croci di Malta di colore scuso.
Abbiamo terminato la visita della zona dello sbarco con Ste Mere Egleise, resa famosa dal film ?Il giorno più lungo?.
Qui, il 6 giugno 1944, due ore prima degli sbarchi sulle spiagge, arrivarono, inaspettatamente, dei paracadutisti americani ed uno rimase impigliato in alto alla chiesa, tanto che oggi è stato appeso un manichino a ricordo.
Per la notte abbiamo deciso di spostarci sopra Barfleur, al faro di Gatteville, a cui è possibile accedere.
E? alto 70 m e si devono salire 349 scalini per raggiungere la vetta e per 2 ? a testa ne vale sicuramente la pena.
La marea, quando siamo arrivati, era bassa, e lasciava scoperte gran parte delle rocce attorno al faro, ma verso le 20 ha iniziato a ricoprirle quasi interamente.
Dopo la visita del faro abbiamo fatto volare l?aquilone che è stato regalato a Marco ? una vita fa, ma ci eravamo sempre dimenticati di portarlo in vacanza, ed è stato molto divertente.

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