Londra - 01/Jan/2008 «»


Il primo gennaio ci siamo alzati con calma, perchè comunque sapevamo che avremmo trovato quasi tutto chiuso. L?obiettivo della giornata era quello di recuperare quanto lasciato in sospeso il 31 dicembre.
Siamo scesi nuovamente alla fermata di Charing Cross ed abbiamo percorso tutto lo Strand, passando davanti alla St. Mary-le-strand, particolare chiesa barocca che si trova al centro della strada, con auto che le passano tutto attorno. Subito dopo si incontrano gli imponenti ed affascinanti edifici della Law Courts, la Suprema Corte di Giustizia, in stile neo gotico vittoriano. Di fronte c?è il negozio della Twinings, purtroppo chiuso.
Infine si giunge alla St. Paul?s Cathedral, la quinta chiesa costruita in quel punto, partendo da una prima in legno, passando da una in stile gotico normanno ed arrivando a quella attuale, terminata nel 1710. La facciata è divisa in due ordini sovrapposti di colonne corinzie e circondata da due torri. Maestosa è la cupola alta 111,5 mt, seconda solo a S. Pietro.
Per tornare indietro abbiamo preso due fermate di un vecchio bus rosso a due piani con l?ingresso posteriore con il palo per la salita in corsa, e siamo scesi a Temple, la zona dei giuristi, ma, sempre perché era il primo di gennaio, l?accesso era vietato ed in giro non c?era nessuno.
Così abbiamo preso il metrò e siamo risaliti a Covent Garden. Qui qualche negozio era aperto, ma credo non si respirasse la reale atmosfera del luogo. Questa è anche la zona dei teatri e ne abbiamo approfittato per arrivare al Prince Edward, dove alle 19.00 ci attendeva lo spettacolo di Mary Poppins, per arrivare con più facilità, soprattutto nel caso in cui avessimo fatto tardi.
Siamo passati davanti alla Royal Opera House, composta di due edifici, molto diversi tra di loro. Il primo risale al 1732. Uno è in ferro e vetro, l?altro con porticato corinzio.
La zona verde di Soho contrasta con la vicina China Town, ricca di colori e di odori, oltre a tante favolose anatre laccate appese in vetrina. Se non avessi avuto lo stomaco in subbuglio avrei sicuramente sperimentato un assaggio.
Nel frattempo si erano fatte le 15 ed avevamo concluso le visite che mi stavano maggiormente a cuore, così abbiamo preferito tornare in camera e riposarci per la sera.
Verso le 17.00 siamo usciti nuovamente per fare ancora una visitina agli scoiattoli di Green Park. Purtroppo stava facendo buio e se ne vedevano pochi, così ci siamo buttati sulla Piccadilly, anche per cercare le cartoline.
Alle 18.00, sotto una leggera pioggerellina eravamo già davanti al teatro. Come noi però anche molti genitori con i loro figli. Abbiamo ancora cercato di allungare un po? il giro, ma verso le 18.20 siamo entrati, approfittando così di verificare che il biglietto in nostro possesso fosse già quello corretto e di non doverne avere un altro, più ufficiale.
Poi abbiamo acquistato un libretto con il programma ed il curriculum degli attori ed infine ci siamo messi in corrispondenza del nostro ingresso (o credevamo tale).
Dopo un po? di attesa ci hanno fatto entrare e siamo saliti al primo piano. La visuale era ottima ed eravamo anche comodi.
Purtroppo, dopo una decina di minuti sono arrivati una coppia di ragazzi, italiani, reclamando, giustamente, il posto. In due maschere avevano controllato i nostri biglietti, indicandoci il piano e la fila, ma nessuno si era accorto che erano per il 3° livello. Comunque si vedeva bene anche da qui.
Il musical è stato allegro e vivace e, conoscendo la storia, anche comprensibile, ma non abbiamo capito proprio tutto. Molti i bimbi presenti, ma anche molti giovani, soprattutto stranieri.
Con le canzoni che conoscevo mi veniva da canticchiare o comunque muovere i piedi. Lo spettacolo è durato circa 2 h 30 m e si è concluso con una Mary Poppins svolazzante tra il pubblico. E? stata una serata davvero speciale.

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