Cabo Espichel - Lisbona - 19/Aug/2024 «»


Essendo il campeggio sguarnito del servizio di carico e scarico dell’acqua e preoccupati di dover dormire per strada a Lisbona, non avendo riscontro dal campeggio, abbiamo caricato l’acqua utilizzando una tanica.
Siamo partiti presto così da arrivare verso le 9.30 in città e tentare la sorte in campeggio nel momento del cambio giornata, ma hanno confermato di essere pieni.
Siamo andati allora all'area di sosta trovata su google, Braco da Prata, e c'erano diversi camper parcheggiati esternamente. Ci siamo messi anche noi e poi siamo entrati a chiedere informazioni sul funzionamento dell’assegnazione dei posti. Ci hanno spiegato che nel caso in cui avessimo visto un parcheggio libero, saremmo potuti entrare ed effettivamente ce ne erano già diversi, così abbiamo fatto subito lo scarico acqua e wc e ci siamo parcheggiati, con enorme sollievo. C'è anche la corrente. Il costo a giornata è di 30 euro, sicuramente caro per un’area di sosta, ma va benissimo, essendoci tutti i servizi a noi necessari. Si tratta di un posto sicuramente alternativo con un grande tendone con sotto tavoli di diversa fattura e c’è una sorta di bar dove è possibile prendere delle brioches per colazione e forse anche qualcosa di più. Ci sono anche dei bagni accessibili, per quanto di pessima qualità. Essendoci un buon servizio di carico – scarico, abbiamo sfruttato unicamente il bagno del camper. Abbiamo studiato la mappa e siamo usciti.
Poco distante si trova la fermata del bus 728 che porta alle spalle di Praca do Commercio, Campo das Cebolas, da cui iniziare le visite. I biglietti si fanno a bordo, 2 euro cad.
Ho scattato la prima foto alla Casa dos Bicos o casa dei becchi, delle punte, per la sua architettura unica in portogallo, detta “a bugnato”, che riprende lo stile dei palazzi che il proprietario aveva visto in Italia durante un suo viaggio, il Palazzo dei Diamanti di Ferrara e il Palazzo Bevilacqua di Bologna, ed oggi sede museale.
Alle spalle si trova la Cattedrale, Sé Patriarcal, la chiesa più antica della città, sulla cui piazza stanziano decine di risciò, pronti a portare i turisti a spasso per la città.
Si sale fino a uno dei tanti Miradouro, i punti panoramici, quello di S.ta Luzia, con vista sul vecchio quartiere dell’Alfama, con azulejos e bouganvielle fiorita.
L’ingresso a Sao Vicente de Fora è consigliatissimo, sia per la vista dal tetto dalla collina dell’Alfama e della città che per gli azuelejos che rivestono gran parte delle pareti dei corridoi e delle scale.
Ci siamo diretti ad un altro Miradouro, da Graca, con un bel panorama sui tetti della città, sul ponte 25 Aprile e fiume Tago, nonchè sul castello de Sao Jorge, che ci è stato sconsigliato di visitare. Ci siamo fermati ai tavolini all’ombra delle piante per riposare e reidratarci.
Il nostro tour è proseguito fino a Praca do Rossio, centro nevralgico, con la sua pavimentazione bianca e blu che disegna le onde del mare e passando da Sao Roque fino al Miradouro Sao Pedro de Alcantara, uno dei più grandi. Si gode un bel panorama sulla Cattedrale, sul fiume e sul Castello.
Proprio accanto fa capolinea uno degli elevador, giallo, della città, molto caratteristico per la sua pendenza.
Tramite Get your Guide avevo prenotato uno spettacolo per sentire cantare il fado, le canzoni nostalgico popolari portoghesi. Probabilmente qualcuno potrebbe definire l’esperienza una “trappola per turisti” ma a me è piaciuta, cantanti molto bravi, accompagnati da un chitarrista super e comunque ambiente raccolto.
Avevo utilizzato invece The Fork per prenotare il ristorante della cena, Em Alta na Baixa, in una traversa della via centrale ed abbiamo mangiato bene.
Siamo quindi arrivati a concludere, esausti, la serata nella enorme Praca do Comercio, dove avveniva la vendita delle merci, nonché venivano pianificate le pericolose traversate dirette verso i paesi asiatici. Alla sera si gode un bel panorama sul ponte 25 Aprile, che ricorda quello di San Francisco, e sul Cristo Re a braccia aperte nel gesto di benedire la città, ben illuminati.

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