Finisterre - Porto - 10/Aug/2024 «»


Al risveglio eravamo circondati dalla nebbia, che ci ha seguito fino a Porto. Avevo mandato una mail per richiedere la disponibilità ad un campeggio cittadino sul mare ma avevano risposto di essere pieni e chi prima arriva meglio alloggia e quindi di provare ad andare. Siamo arrivati verso le 10 del mattino, ma si è confermato essere al completo, così come tutti gli altri lungo mare dove siamo andati a chiedere. Ho contattato l'ente del turismo che mi ha mandato tramite what’s app un elenco con altre alternative, ma nessuno disponibile fin dopo ferragosto. Ho chiesto le aree di sosta e me ne ha consigliata una con vicino ad una fermata della metro (linea arancio fermata Venda Nova). Per fortuna dopo quasi 2 ore abbiamo trovato il nostro posticino, in mezzo a tanti camper. Date le alte temperature e l’impossibilità di sopravvivere ulteriormente in camper, ci siamo affrettati a prepararci e andare alla fermata del metro, dove abbiamo fatto i biglietti alle macchinette automatiche. Ci siamo diretti alla fermata Trinidade che incrocia tante linee e da lì abbiamo preso la linea gialla fino a Sao Bento. La stazione ferroviaria è uno spettacolo incredibile per le pareti del salone centrale tempestate di azulejos dal tipico colore bianco e blu.
Accanto si trova la Igreja dos Congregados, la cui facciata è anch’essa rivestita di bellissimi azulejos, mi affascinano tantissimo.
Altri azuelejos anche sulla facciata della Igreja de Santo Ildefonso, nonché su quella della Cappella delle anime. Il blu degli azulejos si sposa splendidamente con quello del cielo di questa bellissima giornata di sole.
Ci siamo fermati per una sosta rigenerante al Mercado do Bolhao, dove si trova un po' di tutto, dalla carne, al pesce, ai fiori e diverse bancarelle vendono finger food, da mangiare camminando o appoggiati ai banchetti in fondo al mercato.
Proseguendo lungo il nostro percorso, incontriamo l’Ingreja do Carmo, attaccata all’Igreja dos Carmelitas, con azulejos a rivestire la facciata laterale, sebbene di un blu meno intenso dei precedenti.
Arriviamo alla Sé, la Cattedrale, dove, all’interno del chiostro di architettura gotica, svettano pareti decorate da incredibili azulejos, così come sul terrazzo.
Il panorama dal Ponte de Dom Luis I è ampio sulle due rive del Douro, quella dei locali e della mondanità e quella dove si trovano le cantine di vino Porto. Quando siamo venuti la prima volta nel 2008, la zona delle cantine era molto tranquilla e destinata alle degustazioni. Oggi invece anche questo lato del fiume è molto effervescente e le cantine si sono organizzate per proporre anche aperitivi e più.
Abbiamo attraversato a piedi il ponte arrivando al Mosteiro da Serra do Pilar, da cui si gode un bel panorama sulla città ed in particolare sulla Ribeira, antico punto di arrivo dei prodotti dalle campagne e dove si trovavano i magazzini. Ora ovviamente è stato tutto ristrutturato ed è pieno di locali e tavolini affacciati sul fiume.
La teleferica ci ha riportati nella zona delle cantine e dopo una analisi dei marchi, ci siamo seduti ai tavolini al sole della Sandeman a sorseggiare Porto on ice. Nel frattempo, tramite Get your Guide, abbiamo prenotato l’escursione alla Valle del Douro, con crociera, degustazione di vini e anche pranzo incluso.
Riattraversato il ponte, ci siamo seduti per cena alla Ta.ber.na.rio dove Marco ha mangiato baccalà, mentre io ho assaggiato un piatto tipico che avevo in agenda, ovvero la "francesinha" con fette di pane farcite con bistecca, salsiccia, prosciutto e formaggio fuso, ma non mi ha conquistato.
Abbiamo ammirato la Ribeira alle luci della sera, con tutto il ponte illuminato e siamo tornati verso il camper, passando dal Jardim do infante dom Henrique, con alle spalle il Palazzo della Borsa, ovvero la sede della camera di commercio.

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