02/Jan/2025: Chiang Mai «»
Altri chilometri di viaggio e siamo giunti a
Chiang Mai. Prima tappa è stata ad una fabbrica di produzione, ed ovviamente commercializzazione, della seta.
C'erano sia le farfalline che i bachi, di varie dimensioni, vivi, neppure in Cina ci era capitato di vederli, se non morti. Abbiamo visto mentre bollivano i bachi e toglievano i fili di seta e una signora poi tesseva.
Pensavo di non volere niente ed invece ho preso un vestito, molto colorato, ed un paio di pantaloni, oltre a dei piccoli souvenir per le amiche.
Abbiamo fatto pranzo, sempre discreto, dato che pollo e riso sono comunque una garanzia, e poi proseguito a piedi per le strade di Chiang Mai passando davanti ad alcuni dei 190 templi della città fino al
Wat Chedi Luang. Il tempio è noto per la sua imponente chedi (stupa) che, nonostante sia stata parzialmente distrutta da un terremoto, rimane una struttura affascinante e maestosa. La chedi originale era alta circa 82 metri, ma oggi misura circa 60 metri.
Il tempio ospita anche una replica del Buddha di Smeraldo, che è stata trasferita al Wat Phra Kaew a Bangkok nel 1475.
Successivamente siamo tornati al pulmino e siamo andati a 15 km da Chiang Mai e saliti a circa 1.000 mt con una funivia arrivando al
Wat Phra That Doi Suthep. Questo tempio è famoso non solo per la sua importanza religiosa, ma anche per la sua posizione panoramica che offre una discreta vista sulla città.
La leggenda narra che il tempio fu fondato nel XIV secolo, quando un monaco trovò una reliquia del Buddha e la portò a Chiang Mai. Il re di Lanna, seguendo un sogno, decise di costruire un tempio sulla montagna per ospitare la reliquia. La chedi dorata del tempio, che contiene la reliquia, è uno dei punti focali del complesso e attira pellegrini da tutto il mondo.
Per raggiungere il tempio, oltre alla funivia, c’è la possibilità anche di salire una scalinata di 306 gradini, fiancheggiata da naga (serpenti mitologici) decorati. Noi l’abbiamo percorsa in discesa.
Come sempre, nonostante i buoni propositi, siamo arrivati in hotel alle 19. Abbiamo deciso di uscire poco dopo per andare a cena fuori. Eravamo quasi tutti, essendo l’ultima sera insieme, ma, con tante teste, eravamo indecisi sul tipo di cena da fare. La maggior parte di noi si è fermata al mercato notturno, enorme, con tanti tavoli nel mezzo e attorno bancarelle di street food di tutti i tipi.
Siamo riusciti a trovare 2 tavoli abbastanza vicini poi ognuno ha scelto quello che preferiva. Io ho mangiato i ravioli fritti, scoperti questa estate in Canada, ma che mancano in Italia, e poi i noodle con il pollo.
Una volta concluso siamo andati a salutare due coppie che avevano invece scelto il pub irlandese poco distante e ci siamo fermati per una birra, quindi siamo rientrati, così da fare i bagagli, dato che per domani mattina siamo riusciti a prenotare con Get your Guide di andare a vedere gli elefanti, ma la partenza, con pick up dall'hotel, è alle 7.20, e dovremo liberare la camera perché il rientro è previsto dopo il termine del check out.
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