01/Jan/2025: Chiang Rai «»
Partenza alle 7 dall'hotel per partecipare ad una cerimonia di offerta ai monaci novizi. Questo è un rituale molto importante nella cultura buddista thailandese.
Siamo andati al molo dove avevano allestito una stuoia con sopra un contenitore con dentro del riso da offrire ai monaci e dell'acqua da versare in una ciotola durante una preghiera.
Al passare dei monaci, gli va dato a ciascuno un pò di riso nella loro ciotola.
Loro vivono solo delle offerte che ricevono.
A seguire siamo saliti su una barchetta e siamo arrivati su un isolotto di fronte dove abbiamo acceso degli incensi e una candelina e poi abbiamo potuto fare altre offerte, come liberare una tartaruga in acqua, io, o appendere un nastrino ad un albero, Marco.
Anche questo è stato molto caratteristico.
Siamo tornati in hotel per fare colazione nella terrazza sul lago, con bevande starbacks, e recuperare i bagagli.
Tappa successiva a
Chiang Rai, al
Wat Rong Khun, il Tempio Bianco, realizzato dell'architetto Chalermchai Kositpipat come un'opera d'arte contemporanea e un luogo di culto buddista, per il suo desiderio e piacere.
Mi ha ricordato un pò uno stile cinese, con draghi, abbastanza kitch.
La struttura principale è completamente bianca e decorata con specchi che riflettono la luce del sole.
L'interno non è fotografabile, ma le pareti sono tutte dipinte; ha iniziato, secondo me, con nuvole e figure angeliche, mentre in un secondo momento, sul fondo, ha aggiunto dei super eroi e figure iconiche, come Michael Jackson.
Accanto si trova invece un tempio dorato di Ganesh, dove persino i bagni sono dorati!
Anche qui abbiamo potuto appendere dei pendagli agli alberi: un gesto che simboleggia il desiderio di buona fortuna, protezione e benedizioni.
Pranzo invece l’abbiamo fatto in un agriturismo che alleva bufali, quasi al confine con la Birmania.
Paesaggio rurale e molto suggestivo, con le risaie attorniate da colline.
Prima ci hanno fatto vedere come preparare il Khao Soi, una prelibata zuppa al curry ricca di latte di cocco e varie spezie, e poi ce l'hanno offerta come aperitivo.
Per pranzo invece un piatto unico di noodle in brodo con sopra una coscia di pollo.
Siamo poi andati a vedere da vicino i bufali e gli ho potuto dare da mangiare e accarezzare il muso.
Abbiamo concluso con la produzione di caucciù, ovvero abbiamo osservato come vengono tagliati gli alberi e come sgorga il lattice, che viene poi raccolto per procedere con il processo produttivo di questa gomma naturale.
Abbiamo avuto ancora una tappa prima di concludere la giornata, al celebre
Triangolo d'Oro, dove ci sono i confini tra Thailandia, Laos e Myanmar. Questo nome deriva dalla forma triangolare della zona e dalla sua storica associazione con la produzione e il traffico di oppio. La regione è attraversata dal fiume Mekong, che segna i confini tra i tre paesi.
Siamo entrati nel museo del papavero e della produzione dell'oppio, dove poi abbiamo approfittato per prendere dei souvenir.
Prima di risalire sul pullman siamo arrivati al ponte che attraversa il fiume Mekong, da cui è possibile vedere i territori di Myanmar da un lato e di Laos dall'altro. Questo punto panoramico offre una vista spettacolare e una chiara comprensione della geografia unica della regione.
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