30/Dec/2024: Ayuttaya «»

Questa mattina abbiamo lasciato Bangkok, in direzione nord, verso Ayuttaya, la vecchia capitale dove abbiamo ammirato i bellissimi templi di:
- il Wat Chai Wattanaram, è uno dei templi più affascinanti e iconici, situato sulla riva occidentale del fiume Chao Phraya e rappresenta un esempio magnifico dell'architettura in stile Khmer. E’ famoso per la sua imponente prang (torre) centrale, alta circa 35 metri, circondata da otto chedi (stupa) più piccoli. La prang centrale è decorata con intricati rilievi e statue del Buddha, che raccontano scene della vita del Buddha e delle sue incarnazioni precedenti. Le otto chedi circostanti sono collegate da una piattaforma quadrata, che simboleggia il Monte Meru, il centro dell'universo nella cosmologia buddista.
- il Wat Sri Samphet, era il tempio reale e non ospitava monaci residenti, ma veniva utilizzato esclusivamente per le cerimonie reali e per conservare le ceneri dei re. Il è famoso per le sue tre grandi chedi (stupa), che contengono le ceneri di tre re di Ayutthaya: Re Borommatrailokanat, Re Borommarachathirat III e Re Ramathibodi II. Le tre chedi sono disposte in fila e sono circondate da numerosi altri edifici e strutture religiose, tra cui una sala dell'ordinazione (ubosot) e una sala delle preghiere (viharn). Le chedi sono decorate con intricati rilievi e statue del Buddha, che rappresentano scene della vita del Buddha e delle sue incarnazioni precedenti.
- il Wat Mahathat, famoso per la sua iconica testa di Buddha incastonata tra le radici di un albero. La cosa importante, quando si scatta una foto al Buddha, è essere in una posizione più bassa rispetto a lui, in segno di rispetto. Qui è più complicato, perché è già vicino a terra, ma ci si può sedere sul marciapiede antistante.
La struttura del tempio è caratterizzata da una grande prang (torre) centrale, circondata da numerosi chedi (stupa) più piccoli e da una serie di edifici religiosi, tra cui sale di preghiera e santuari.
Ayutthaya fu un importante centro di commercio internazionale, attirando mercanti da tutto il mondo, inclusi cinesi, giapponesi, portoghesi, olandesi e francesi. La città prosperò per oltre quattro secoli, fino a quando fu saccheggiata e distrutta dall'esercito birmano nel 1767, segnando la fine del Regno di Ayutthaya. Oggi è un sito archeologico di grande importanza e fa parte del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
Abbiamo fatto un pranzo in un posto molto carino, immerso nella natura, con tante sale su palafitte ed abbiamo anche mangiato bene.
Ci siamo rimessi in pullman verso nord, più di 3 h di viaggio, con una sosta ad un mercato lungo la strada dove cucinavano le banane come fossero patatine.
Siamo arrivati in hotel a Sukothai alle 20, in tempo per la cena. Il posto è bellissimo, con tanti ponticelli che portano alle camere su palafitte, con fiori di loto e piante nell'acqua dei canali.
L'unica cena inclusa nel programma è stata la più deludente.

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